ghiadola pineale anima 2Alcuni scienziati hanno identificato la regione del cervello in cui si trova l’anima

Gli scienziati del Centro di Ricerche di Neuroscienza dell’Univesità di Cambridge, oltre a dimostrare l’esistenza dell’anima, hanno identificato la regione del cervello in cui si trova.

Il team di neurologi, diretto dal Dottor James Edward Monroe e dal Dottor Waheed Langhani, ha effettuato e studiato migliaia di scansioni ottenute con la Risonanza magnetica nucleare funzionale (fMRI).

Questa tecnologia ha permesso agli scienziati di vedere le immagine del cambiamento di flusso sanguigno nel cervello associato con l’attività neurale, consentendo alle immagini di essere generate riflettendo le strutture cerebrali che vengono attivate durante l’esecuzione di varie operazioni, riuscendo in questo modo a determinare i vari usi di ogni struttura all’interno del cervello.

Il Dottor James Edward Monroe e dal Dottor Waheed Langhani, speravano di studiare la piccola e incompresa ghiandola endocrina chiamata “ghiandola pineale”, che si trova nel epitalamo, vicino al centro del cervello.

Durante lo studio delle numerose scansione fMRI, gli scienziati hanno notato che ogni volta che hanno chiesto ad un paziente di pregare o meditare, l’attività cerebrale improvvisamente si concentrava attorno al talamo, più specificamente nella ghiandola pineale.

ghiadola pineale animaDopo la prova completa e di indagine, sono stati in grado di determinare che la piccola ghiandola endocrina, era il centro di tutti i pensieri e le credenze spirituali e religiose, all’interno del cervello e che agisce come sede di attività spirituale che riceve le informazioni e invia di “ordini” per le altre strutture del cervello, quindi di conseguenza influenzando l’attività neurovegetativa ma anche il corpo. Le funzioni esatte della ghiandola pineale e la natura del rapporto tra “l’anima” e il corpo rimane chiaro, tuttavia, poiché il livello estremamente intenso dell’attività cerebrale e la sua concentrazione, può rendere i dati più difficile da analizzare.

Intervistato dai giornalisti, il professor Monroe ha detto: “In primo luogo abbiamo notato che quando i pazienti hanno cominciato a pregare, la ghiandola pineale divenne completamente iperattiva. Questo sembrava davvero insolito, dal momento che questa ghiandola è conosciuta per avere un livello basso e costante di attività. Siamo finalmente in grado di determinare che ogni volta che un paziente ha pregato, meditato o anche leggere un libro sacro, l’attività cerebrale è stata chiaramente incentrata sulla ghiandola pineale e il talamo. C’è così tanta attività nel cervello ma soprattutto concentrata nella ghiandola pienale, che a volte.. quasi brilla sui nostri scanner, ed è difficile vedere esattamente cosa sta succedendo”.

Chiamata Atman dagli antichi filosofi indiani, psiche dal greco e anima dai Romani, il concetto di “anima umana” è di almeno 5000 anni fa, e la ricerca per la sua posizione risale alla consapevolezza di tale entità. Molti la considerano immortale, postulando la morte per essere la conseguenza della partenza dell’anima dal corpo.  Molte tradizioni religiose e le teorie scientifiche hanno associato in passato, l’anima con la ghiandola pineale, ma questa è la prima volta nella storia, che si possa avere una prova scientifica relativa ad un collegamento mai trovato prima.