diavolo-mietitore-dei-cerchi-nel-granoIl diavolo mietitore dei cerchi nel grano

Da più di tre decenni a questa parte uno dei più grandi misteri che assilla gli scienziati è quello dei “crop circles”, ovvero i ” cerchi nel grano”. Avrete sicuramente notato che questa è la prima volta che ne parlo e vi assicuro che non entrerò nel merito più del necessario, non perchè io non ci creda, ma piuttosto perchè è un argomento davvero vasto che richiede pagine e pagine di illustrazioni e spiegazioni. Un altro motivo per cui evito di scrivere articoli a riguardo è che ritengo che almeno il 90% dei cerchi nel grano oggi sia di opera umana e che lo scopo sia proprio sminuire il fenomeno agli occhi della gente.
In ogni caso senza dubbio si tratta di un fenomeno affascinante e la precisione di alcune figure ha dello sbalorditivo. Ma cosa sono i crop circles?
I cerchi nel grano (in inglese crop circles) sono aree di campi di cereali in cui le piante sono appiattite in modo uniforme e formano varie figure geometriche con superficie anche di centinaia di metri. Le apparizioni di queste figure avvengono soprattutto in Inghilterra, ma oggi ci sono casi noti ovunque, anche in Italia.
Il primo riportato sui giornali fu il caso australiano di Tully del 19 gennaio 1966 e da allora c’è stata una vera e propria esplosione di questo fenomeno. Oggi sono decine i cerchi nel grano che appaiono in ogni angolo del mondo, ma gran parte sono disegnati da persone in vena di burle o che vogliono farsi un po’ di pubblicità: il caso più eclatante è stato quello di due anziani inglesi, Doug Bower e Dave Chorley che nel 1991 affermarono di essere gli autori di gran parte dei disegni nel grano delle campagne inglesi degli anni ’80 e di fronte alle telecamere dimostrarono con semplici mezzi ( dei fili elettrici, assi e funi) in poche ore potevano eseguire figure anche molto complesse e con una certa facilità. I crop circles sono anche diventati recentemente una forma di arte e molti si cimentano in opere mastodontiche a scapito dei coltivatori.
Proprio il fatto che i cerchi nel grano siano uno diverso dall’altro e sempre più articolati fa dubitare gli studiosi ( a anche me a dire il vero) della loro genuinità; c’è però da dire che in alcuni casi si rilevano anomalie di cui l’essere umano non può essere l’artefice ed è proprio questi casi che io voglio illustrare.
In alcuni crop circles sono state trovate tracce di carbone e una sostanza bianca appiccicosa che risulta essere il prodotto di una combustione ad oltre 3000 °C; a volte i semi prelevati da alcuni cerchi presentano germinazione molto rapida rispetto ai semi del normale grano e gli steli sono attratti dall’elettricità. Quando vi sono erbe infestanti o altre colture all’interno dei crop circles, queste rimangono in piedi e non vengono piegate come il grano e questo fa pensare a formazioni anomale non create dall’uomo.
In molti cerchi anomali sono state rilevate radiazioni al di sopra dei valori normali e anche molti strumenti sembrano andare in avaria o impazzire al loro interno. Alcuni studiosi hanno affermato di aver provato forti mal di testa che spariscono al di fuori della formazione e anche il bizzarro fenomeno del “missing time”, ovvero di sbalzi temporali tra l’interno e l’esterno dei cerchi.
E’ stato anche notato che gli animali si rifiutano di entrare nelle formazioni per molto tempo, anche quando i cerchi vengono cancellati dal raccolto.
Non c’è dubbio che una delle questioni più controverse degli ultimi tre decenni sia quella dei cerchi nel grano. C’è chi imputa a fenomeni atmosferici come trombe d’aria, chi ai fulmini globulari, chi a sfere luminose intelligenti, chi agli alieni e chi al Diavolo Mietitore.
Chi si interessa di crop circles avrà sentito decine di volte queste teorie (e perciò vi rimando a giornali e siti più particolareggiati), pochi , almeno credo, avranno sentito parlare del Diavolo Mietitore.
Come ho scritto, il primo cerchio nel grano dell’epoca moderna risulta quello scoperto nel 1966, ma alcuni ricercatori sono riusciti a trovare una raffigurazione antica che sembra in qualche modo riportare il fenomeno anche in tempi più remoti.
L’immagine si trova in una giornaletto edito nel 1678 in Inghilterra ed era corredata da tanto di testimonianza del contadino il cui campo venne colpito dal fenomeno. Il tutolo è “The Mowing-Devil: or, Strange News out of Hartford-Shire” (letteralmente: Il Diavolo Mietitore o strane notizie dalla Contea di Hartford).
La storia raccontata è quella di un ricco proprietario terriero che impose al proprio bracciante di mietere un enorme campo di avena appena comprato, oltre ovviamente a tutto ilr esto del lavoro che l’uomo doveva compiere di consueto. Il bracciante allora chiese un aumento della paga, ma il proprietario glielo negò.
A quel punto il bracciante imprecò e si rifiutò di occuparsene dicendo :
<<Che lo mieta il Diavolo, allora!>>.
E fu così che proprio quella notte il campo di avena iniziò a splendere come se fosse in fiamme e il mattino dopo si presentò mietuto alla perfezione. Il campo non fu mietuto da un essere umano e quando il padrone si avvicinò alle balle d’avena, si accorse che all’interno del campo non aveva più forze, né per sollevare l’avena, né tanto meno per portarla via.
Molti ufologi e ricercatori del mistero citano questo racconto contrassegnandolo come prima testimonianza del fenomeno dei crop circles e ricorrono a similitudini come quella del campo in fiamme che fa pensare ad un possibile atterraggio UFO, oppure la stessa immagine che rappresenta il demone tra le spighe piegate, e non falciate come il racconto vuole farci intendere.
L’argomento dei cerchi nel grano è ancora oggi spinoso e controverso e alla fine qualsiasi cosa se ne dica rimane il fatto che alcuni sono avvolti nel mistero. Chi o cosa c’è dietro queste splendide raffigurazioni che ogni anno appaiono dal nulla? C’è davvero una creatura infernale che si diverte a piegare le piante per rendere più artistica la sua scappatella nel nostro piano di esistenza?

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere