gattoIl felino sensitivo, il gatto

Il Gatto, da sempre ritenuto uno degli animali più misteriosi del pianeta. Molto probabilmente furono gli egiziani ad accorgersi per primi del comportamento a volte strano di questo simpatico felino. Essi infatti sembravano adorarlo quasi all’ossessione, tant’è che hanno lasciato molte prove nei vari siti archeologici.

Pare che la vista straordinaria del gatto sia dovuta alla quantità di luce ultravioletta che i suoi occhi siano in grado di assorbire.

Sicuramente ci è capitato di notare come i gatti osservano in maniera curiosa l’ambiente e tutti i suoi abitanti. Chi possiede oppure ha avuto almeno un gatto, avrà sicuramente notato, come il loro comportamento a volte può risultare al quanto bizzarro: Può capitare di vederli mentre si lanciano contro pareti come se vedano una preda invisibile, fissare muri o corridoi per diversi minuti, soffiare e rizzare il pelo in maniera apparentemente immotivata.

Da un recente studio, durato diversi anni, pare che i gatti riescano a vedere qualcosa che non riusciamo minimamente a vedere, e non solo, pare che il gatto riesca anche a percepire persino il nostro stato d0animo e le sue alterazioni.

Negli studi su questo animale “sensitivo” gli sono giunti alla conclusione che il gatto riesca a vedere oltre il nostro corpo, addirittura localizzando fonti di dolore o di malattia. Oltre ad avere un campo visivo più complesso degli umani, i gatti sembrano avere alcuni sensi che a noi mancano, come la percezione dei campi magnetici e elettrici, un’innata premonizione su terremoti e disastri naturali, e una grande sensibilità per le piccole escursioni termiche, anche di pochi decimi di grado.

Tutto questo, giustificherebbe in parte alcuni comportamenti che a noi paiono anomali.

Non tutti i gatti però si comportano allo stesso modo e pare che la reazione agli stati alterati dell’ambiente attorno a loro dipende dalla razza, dal sesso e e dall’età. I gatti maschi, in generale, sembrano più menefreghisti e se vengono disturbati scelgono di cambiare luogo ed evitare reazioni ostili; le femmine, specialmente se hanno figli di cui occuparsi, sono molto più ricettive e nervose e non esitano a tirare fuori le unghie e graffiare persino il loro padrone, se qualcosa le disturba. In particolare tra le diverse razze di gatti sembra che la più ricettiva si la razza certosino, che dai risultati di alcuni test è risultata quella più dotata.

Ci sono altri comportamenti che nemmeno la scienza è riuscita a comprendere. Alcuni studiosi del paranormale che hanno effettuato degli studi su questi felini, sostengono che non solo percepiscono altre entità, a noi invisibili, ma la loro presenza le terrebbe lontane.

Anche il cane è un animale sensitivo, ma la differenza tra quest’ultimo ed il gatto sembra essere che il primo riesca a percepire “l’invisibile”, mentre il felino oltre a percepirle pare che riesca anche a vederle.

La scienza però non ammette teorie fantasiose e giustifica gli sguardi eprsie nel vuoto dei gatti come una sorta di “abbaglio” che subiscono in presenza di alcuni colori. Grazie a uno studio pubblicato dalla Proceedings of the Royal Society si scopre che gatti, renne, cani, roditori, ricci, pipistrelli, furetti e okapi (della famiglia delle giraffe) percepiscono livelli elevati di raggi ultravioletti (UV); “Siamo abituati a pensare ai raggi UV come nocivi, ma in realtà sono indispensabili per la sopravvivenza di alcune specie”, asserisce Ronald Douglas, uno dei biologi della ricerca. Questa particolarità consente l’ingresso di più luce nella retina, ed è proprio grazie a questo fattore che i gatti riescono a vedere meglio di notte. Alcuni colori e tessuti appaiono molto più luminosi per i gatti, quindi secondo la scienza certi animali si comportano in quel modo quando vedono determinati colori o tessuti.

Quindi è solo questo che influenza alcuni comportamenti dei gatti? O si tratta veramente di una animale “sensitivo”?