400px-Papirotullizy2

Il mistero del Papiro di Tulli.

Nel 1934, il papiro egizio, noto col nome di “Papiro Tulli“, fu trovato nel negozio di un antiquario, in Egitto, dai fratelli professor Alberto Tulli (allora direttore del Pontificio Museo Egizio Vaticano) e monsignor Augusto Tulli. Il papiro, non poté essere acquistato per l’alto prezzo, ma il professor Tulli copiò il testo che venne poi trascritto da ieratico in geroglifico, con l’aiuto del direttore del Museo del Cairo, abate E. Drioton, il papiro narra di una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Protagonisti della vicenda il Faraone Thuthmosis III (1504-1450, circa a.C.) e molti suoi sudditi. Il papiro quando fù in un primo momento analizzato presentava cancellature anche nel documento originale, in punti chiave del testo, cancellature che sembravano volute, quasi a voler evitare che l’episodio fosse comprensibile.

Aggiornamento

Svelato il mistero del Papiro?

Gilberto Sozzani avanza un’ipotesi sulla provenienza del papiro in questione:

“Chi visita l’Egitto ben sa che, in prossimità dei siti archeologici più frequentati, ci sono personaggi che, con fare da cospiratori, cercano di affibbiare agli ingenui turisti reperti “antichi”! E, spesso, sono bravissimi. Non so come riescano ad invecchiarli artificialmente, ma, talvolta, senza un esame fisico-chimico, è molto difficile distinguerli dagli originali. Dato l’alto prezzo chiesto per il papiro in questione (che, come ogni buon commerciante sa bene aggiunge valore allo stesso), probabilmente il buon Tulli c’è cascato come una pera e (ma questa è solo una mia personale supposizione) accortosi della bufala solo dopo aver dato pubblicità al “ritrovamento”, per non perdere credibilità, lo ha fatto …sparire! Chissà!”

Il Mistero del Papiro di Tulli è quindi svelato.