villaggio misteriosoIl villaggio dove non esistono tumori e diabete

L’elisir di lunga vita è forse il più grande desiderio dell’uomo, che superati i 50 anni vende il suo corpo perdere le forze, la sua mente offuscarsi e in qualche modo il tempo scorrere sempre più velocemente. Di esperimenti per allungare al vita ne sonos tati fatti parecchi e di tanto in tanto i media se ne escono con titoloni che sembrano stravolgere la vita umana. La realtà è che l’uomo grazie alla medicina e alle migliori condizioni igieniche ha notevolmente aumentando l’aspettativa della sua vita, passando dai 40 anni del 1700 ai 75 – 80 anni di oggi, ma ancora è ben lontano dal raggiungere l’immortalità.
Perchè l’uomo fa così fatica ad allungare la sua vita nonostante la tecnologia avanzi in maniera esponenziale? Beh, essenzialmente per due motivi:
– uno è che la razza umana è limitata sia nel corpo che nella mente: il corpo è fragile, si danneggia facilmente, patisce anche i minimi sbalzi di temperatura, viene infettato facilmente da molti elementi in natura e sopratutto e soggetto a continuo ed inesorabile deterioramento; analogamente la mente umana ( per quanto molti credano che siamo degli dei rispetto agli animali) è molto limitata, se si danneggia a differenza del corpo non si auto-ripara, perde informazioni giorno ( i ricordi del nostro passato), invecchia ancor più velocemente del corpo e non può essere trapiantata;
– il secondo motivo è che per quanto l’uomo si adatti ai cambiamenti dell’ambiente in cui vive evolvendosi, anche gli agenti patogeni fanno lo stesso e ogni anno le malattie, per quanto si sviluppino i vaccini, aggrediscono i nostri corpi e mietono vittime . Solo un esempio: in media un batterio si riproduce ogni 20 secondi; ciò significa che nell’arco di una vita umana ( prendiamo 80 anni) una malattia batterica compie circa 1.261.000 cicli, con mutazioni ed adattamenti sempre più specializzati.
Oggi però ciò che spaventa maggiormente gli esseri umani sono i tumori e le malattie dovute all’età come diabete e alzheimer. C’è un popolo che di questi problemi non ne soffre ed oggi sono al centro di molti studi genetici per scoprire il loro segreto.
Nelle regioni più impervie delle Ande, in Ecuador specialmente, ci sono dei villaggi di persone non più alte di un metro e dieci; questa gente discende dai primi spagnoli e portoghesi che si insediarono scacciando i nativi dalla regione e pian piano si sono isolati dal resto della popolazione diventando autonomi in tutto.
Oggi sono tormentati da gruppi di esploratori in cerca di avventura e da equipe mediche che si presentano a loro per scoprire il loro segreto: infatti in questi villaggi non sanno che cosa significhi ammalarsi di tumore o di diabete.
A scoprire la particolarità di questa gente è stato un diabetologo ecuadoregno, Jaime Guevara-Aguirre, che nel 1987 si spinse sulla cima delle Ande. Fu allora che scoprì il popolo nano che vive sulle alture della catena montuosa e fu proprio il loro nanismo a incuriosirlo: chiese loro dei campioni di sangue che analizzò tornando al lavoro e lì si accorse che i nani di quei villaggi non si ammalavano mai di cancro o diabete.
Guevara-Aguirre di anni in 24 anni di monitoraggio del popolo delle Ande ha scoperto che in tutto questo tempo non c’è stato nessun diabetico, neppure fra i nani con problemi di obesità, e un solo caso di tumore benigno dell’utero (peraltro guarito senza conseguenze). In tutti quegli anni il medico tornò diverse volte a trovare quella gente ed ebbe modo di studiare meglio la loro genetica e il loro metabolismo giungendo a risultati strabilianti: la media dei tumori negli ecuadoregni di statura normale è del 17%, mentre del diabete 5%; la media nella gente delle montagne è 0,005% per i tumori e 0% per il diabete.
Questa “resistenza” alle malattie ha forse una spiegazione: più che altro si tratta una relazione con la causa del loro nanismo. Gli studi hanno infatti dimostrato che tutti i nani dei villaggi soffrono della sindrome di Laron, una malattia ereditaria che altera o annulla l’ormone della crescita; ciò significa che il corpo di queste persone di fatto non cresce oltre un certi valori, e non solo di altezza, ma proprio di vecchiaia: in pratica significa che come alcuni animali anche queste persone rallentano il degenerarsi del loro corpo ed allungano di fatto la loro vita.
Guevara-Aguirre ha anche scoperto che questa sindrome protegge le cellule dai danni al DNA e ne provoca il “suicidio” quando sono danneggiate e potrebbero perciò trasformarsi in cellule tumorali. Gli elementi-chiave, secondo il ricercatore, sono l’ormone della crescita e IGF-1: in queste persone l’ormone è annullato e nelle persone “normali” favorisce la proliferazione cellulare, ma anche la crescita dei tumori. A ciò va aggiunto che l’assenza di IGF-1 riduce i livelli di insulina in circolo e aumenta la sensibilità delle cellule all’insulina stessa, abbassando così il rischio di diabete.
Queste scoperta hanno portato alcuni scienziati a pensare ( frettolosamente in realtà) di aver scoperto il segreto della longevità, ma la scienza è ancora lontano da tale meta. In realtà la popolazione di nani ecuadoregni non vive più a lungo della norma perchè hanno una dieta limitata e fanno abuso di sostanze dannose; a questo poi si devono aggiungere gli incidenti ( molto frequenti in questi villaggi) e le malattie dovute ad agenti esterni.
I ricercatori hanno già in mente future sperimentazioni di un farmaco che inibisca l’ormone della crescita in famiglie ad alto rischio di diabete o tumore, o magari in pazienti già malati di cancro, ma c’è chi ve con “le scarpe di piombo” e preferisce calmare gli entusiasmi.
Ezio Ghigo, endocrinologo dell’università di Torino, afferma che i dati raccolti in questi villaggi non dimostrano che l’ormone della crescita e IGF-1 facciano venire il cancro e bloccare o rallentare il metabolismo per vivere più a lungo, o anche solo per prevenire o curare tumori e diabete, per ora è pura fantascienza.
La ricerca dell’elisir di lunga vita quindi è solo all’inizio, ma ci conforta il fatto che qualche essere umano stia sviluppando da se resistenze alle malattie più terribili di questo secolo.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere