foresta-degli-gnomiKomi, la foresta degli gnomi

Nei miei articoli ho più volte citato il “Piccolo Popolo”, raggruppando sotto questo nome fate , folletti e tutte le creature fatate dei boschi e delle nostre case che in tutto il mondo sono protagoniste di leggende e racconti.
Gli irlandesi e gli inglesi credono nell’esistenza di Fairyland, ovvero un mondo sotterraneo dove gran parte delle creature fatate vivono e ogni tanto conducono qualche umano fortunato ( o sfortunato, dipende dal tipo di creatura), ma esiste davvero?
Chi afferma di aver visto una fata, un folletto, uno gnomo o uno spiritello è solito pronunciare il motto della mia pagina, ovvero “bisogna credere per vedere”; ciò significa che forse certe creature passano a noi inosservate perché la nostra attenzione è rivolta altrove, o forse perché cerchiamo sempre di razionalizzare ogni cosa ci accade.
Negli ultimi tempi però sono molti ad affermare di aver trovato un varco dimensionale o un’entrata per un luogo incantato dove vivrebbero creature del Piccolo Popolo e uno dei casi che ha fatto più discutere è quello della foresta di Komi.
La foresta vergine di Komi si trova nella parte settentrionale degli Urali, nella repubblica russa dei Komi; ha un’area di 32.800 km² ed è la più ampia foresta vergine d’Europa. E’ un territorio impervio e di difficile esplorazione e forse grazie a questo ospita ancora specie animali e vegetali uniche che prosperano senza il pericolo imminente di estinzione.
Ai margini della foresta però sorgono diverse città e non è raro che qualcuno si avventuri nei primi chilometri della boscaglia a caccia, in cerca di funghi o per semplice esplorazione. A fine marzo del 2001 sul giornale russo ” Notizija” è apparso un articolo che ha lasciato i lettori di stucco: sembra che all’interno della foresta si nasconda un villaggio di gnomi!
Ovviamente la notizia è tutta da confermare, anche perché le guardie forestali della zona ( la foresta è patrimonio dell’UNESCO) scoraggiano i curiosi ad addentrarvi con divieti e numerose pattuglie, ma potrebbe essere la dimostrazione dell’esistenza di creature umanoidi che nel tempo si sono adattate a vivere nei boschi nel completo isolamento dal resto dell’umanità.
Ecco, sto parlando di umanoidi e non più di popolo fatato: il motivo è che i due testimoni che hanno affermato di averli incontrati, pure descrivendoli come gnomi, hanno ritratto quegli esseri più come una tribù eremita piuttosto che creature magiche.
Due giovani residenti nella cittadina di Sytkyvkar, capitale della Repubblica di Komi, si erano addentrati nella foresta di Komi per un’escursione a scopo di ricerca su alcune varietà di piante della zona. A loro dire si sono fermati lungo un sentiero ad un paio di chilometri dal confine sud-ovest della foresta per fare alcune foto, quando hanno sentito alcune voci maschili parlare un idioma simile al russo, ma molto rudimentale e antico.
Essendo sicuri di non aver avuto nessun altro al loro seguito durante il loro cammino, hanno cercato di capire da dove provenissero quelle voci e con loro grande stupore hanno notato un gruppo di 4 figure umanoidi alte di circa 40-50 centimetri che si allontanava nel bosco risalendo una scarpata.
Vestiti con abiti che sembravano medievali e di pelliccia, avevano lungi capelli ed erano piuttosto tozzi. Il loro capo era coperto da un cappello fatto di foglie e rametti leggermente a punta e in una mano portavano tutti dei piccoli bastoni con cui si aiutavano nel cammino.
Ai due giovani è parso di essere passati inosservati a quegli gnomi ( alla stampa li hanno definiti così), ma quando hanno provato a seguirli per fotografarli e riprenderli con il cellulare quelle figure hanno accelerato di molto il passo distaccandoli e sparendo oltre un crinale.
I testimoni hanno deciso di seguire quelle figure per verificare cosa fossero e hanno affermato di essere giunti ad una piccola radura dove hanno trovato un intero villaggio abitato da esseri simili a quelli incontrati precedentemente. In mezzo agli alberi, all’interno di buche scavate alla loro base che parevano essere profonde anche alcuni metri, c’erano quelle sembravano delle piccole porte in legno e pietra. Era da poco passato mezzogiorno e molti di loro sembravano affaccendati nel tagliare piccoli tronchi di legno o nel discutere seduti su alcuni massi.
Vedendo giungere i due umani, quelli che sembravano vestiti in maniera più ricca e appariscente si sono staccati dal gruppo per andare loro incontro. Erano simili ad esseri umani, ma con pelle grinzosa e molti peli su tutto il corpo; avevano mani e piedi identici a quelli umani, anche se molto ridotti e il più alto di loro arrivava poco sopra la coscia dei due ragazzi.
Gli gnomi si sono mostrati amichevoli e con un linguaggio fatto di segni e un rudimentale russo hanno cercato di instaurare un discorso con gli umani. Hanno riferito loro che la loro specie si è allontanata dagli esseri umani secoli orsono, più o meno dopo l’anno 1000; da allora mantengono contatti solo con alcuni esseri umani di loro fiducia, per lo più guardiano del parco e uomini che li aiutano a mantenere nascosto il loro villaggio ai cacciatori. Tenendosi a debita distanza dagli esseri umani hanno potuto sopravvivere come comunità in profonde buche nel terreno che hanno scavato suddividendo in stanze e hanno descritto simile ad un formicaio.
Hanno chiesto ai due ragazzi di non rivelare il luogo dove vivono, ma hanno riferito loro di voler parlare con il loro capo: i due giovani hanno interpretato quelle parole come il desiderio di incontrare il Premier russo Putin oppure al Pope ortodosso di Mosca. Pare che abbiano detto loro che in un’area ampia molte centinaia di chilometri tutti gli esseri viventi siano in grande pericolo, ma non hanno voluto svelare di cosa si tratti.
Le dichiarazioni dei due giovani sono state analizzate dal prof. Kratotkev, criptozoologo dell’università di Kirov, che le han giudicate attendibili e ha accostato la descrizione degli ominidi a quella dell’Homo floreniensis, ritrovato nel 2003 in Indonesia.
Secondo il prof. Kratotkev avvistamenti come questo di Komi o quello famoso nella provincia di Salta in Argentina, forse dimostra che esistano misteriosi ominidi che come noi sono sopravvissuti alle numerose estinzioni di massa; chiamarli gnomi, elfi o folletti forse è sbagliato, ma può essere che ciò che noi chiamiamo Piccolo Popolo, la di là dei poteri magici attribuiti dalle leggende, possa davvero vivere in luoghi riparato dagli occhi del terribile “mostro uomo”.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere