casa che scotta

La casa che scotta

Anche da noi in Italia durante i periodi di estate intensa passiamo giorni in cui l’afa ci costringe a chiuderci in casa alla ricerca di un po’ di refrigerio. Ovviamente più al sud, ma credo a tutti sia capitato di passare notti in bianco per il caldo accumulato tra le mura durante il giorno, come credo che a tutti sia parso almeno una volta che la temperatura in casa fosse insostenibile.
Ma per quanto abbiamo provato caldo dubito che siamo arrivati al punto di dover scappare di casa per il caldo, come invece è successo nel 2009 ai proprietari di una casa di Riesi.
Riesi è un comune siciliano di circa 12.000 abitanti della provincia di Caltanissetta che purtroppo è citato dalle cronache quasi sempre per gravi episodi di criminalità organizzata. Ogni anno, infatti, la cittadina è teatro di conflitti tra cosche mafiose e non è raro che questi diano luogo ad incidenti e perdite umane. Riesi però è entrata ufficialmente nei luoghi misteriosi d’Italia per una casa che raggiunse quasi 100 gradi di temperatura, una cosa da film dell’orrore.
La casa di cui vi parlo si trova in via Mazzini ed è edificata su due piani: al piano terra ci vivono i coniugi Calogero e Gaetana Fiandaca e al piano superiore la figlia Maria Tina con il marito e due figli. La sera del 30 Aprile 2009 i bambini, che stavano giocando nel salone dei nonni al pianterreno, si resero conto che in alcuni punti il pavimento era molto caldo ed avvertirono i genitori che era impossibile camminare a piedi nudi in alcuni punti.
<<Da circa una settimana avvertivamo un forte calore dalla pavimentazione, ma abbiamo aspettato alcuni giorni sperando che il problema fosse momentaneo. E invece nell’appartamento la temperatura continuava a salire, così abbiamo avvertito l’Enel, i tecnici del metano, i carabinieri e i vigili del fuoco.>>
Per la loro sicurezza l’intera abitazione venne evacuata e la famiglia fu obbligata in albergo per diversi giorni. A fare le indagini sull’evento intervenne l’Istituto di geofisica e vulcanologia di Palermo che iniziò a monitorare tutta l’area.
La temperatura del pavimento la sera del primo maggio raggiunse i 98 °C e rimase tale fono al mattino dopo. L’allora sindaco di Riesi, Salvatore Buttigè, ordinò che venissero eseguiti scavi e controlli lungo tutto il perimetro dell’appezzamento, ma dopo tutte le verifiche sulle tubazioni e sui fili in prossimità dell’abitazione non venne riscontrato nulla di anomala. Nemmeno le indagini geologiche e geofisiche del sottosuolo portarono a nulla di concreto: le prime più logiche ipotesi erano che sotto la casa vi fosse una specie di piccola caldera dovuta alla presenza di gas o attività vulcanica, ma i risultati esclusero qualsiasi tipo di fenomenologia naturale in atto.
Il 2 maggio fuoriuscì del vapore dal sottosuolo e la temperatura scese a circa 70 gradi. I tecnici dell’Istituto di geofisica hanno prelevato campioni di terreno per sottoporli ad analisi e misero sotto controllo costante tutta la zona. Sul posto intervenne a fare i test anche la Protezione Civile di Caltanissetta, ma nessuno riuscì a capire quale fosse la causa del surriscaldamento.
Il terzo giorno la temperatura del pavimento era scesa a 60 gradi, mentre all’esterno era di 51 e con il passare dei giorni la temperatura raggiunse i valori normali. Ci vollero 10 giorni, ma alla fine i due nuclei familiari poterono ritornare a casa, sebbene i mistero non fu svelato.
Secondo gli esperti dell’INGV lo strano fenomeno non avrebbe un’origine geologica.
<<Escludiamo qualsiasi tipo di fenomenologia naturale in atto>> ha detto Claudio Scaletta dell’Istituto di geofisica di Palermo << Non abbiamo rilevato dati che possano mettere in evidenza pericoli per la popolazione e non ci sono fenomeni imminenti, in corso o potenziali. La situazione è molto puntiforme per essere considerata legata a un problema geologico e la zona è limitata. Probabilmente si è trattato di un problema antropico, anche ne ignoriamo le cause.>>
Dunque il mistero non è stato risolto, e nei mesi successivi a Riesi il monitoraggio delle temperature nella zona non ha mostrato variazioni eclatanti. Il suolo si è lentamente raffreddato ed il fenomeno non si è più ripetuto. Fino ad oggi, almeno…

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere