cripta della famiglia WalrondLa cripta della famiglia Walrond

Questa storia ebbe inizio nel XVIII secolo nelle isole Barbados, quando una ricca famiglia di coltovatori delle Barbados, i Walrond, si fece costruire una cappella funebre scavata nella solida roccia del cimitero di Christ Church.
Questa cappella venne chiusa da una massiccia lastra di marmo.
La tomba fu costruita nel 1724 da Elliott Walrond, che nel mese di maggio vi seppellì la moglie. Quando la tomba fu riaperta nei primi anni del XIX secolo, la bara e la salma erano scomparse, con immenso sgomento dei familiari.
Nel 1807 nella cappella fu seppellita Thomasina Goddard, appartenente alla famiglia Walrond, dopo di che la tomba passò in proprietà alla famiglia Chase, anch’essi coltivatori e proprietari di schiavi.
La famiglia Chase utilizzò la cappella per seppellire due figlie, la piccola Mary Ann Chase nel 1808 seguita dalla sorella Dorcas Chase nel 1812. Sempre nel 1812, il giorno 9 agosto, la cappella fu riaperta per seppellire Thomas Chase, il padre delle due ragazze.
Quando entrarono nella tomba trovarono le due bare, che in origine erano state messe una accanto all’altra, rovesciate a faccia in giù. Non vi erano però segni di effrazione sulla porta della tomba e inoltre nella cripta non vi erano tracce di passaggio umano. La polvere ricopriva il pavimento per alcuni centimetri, segno che da anni nessuno ci aveva messo piede.
Nel 1816 la tomba fu nuovamente aperta per deporvi la salma di un parente, il piccolo Samuel Ames. Questa volta trovarono tutte le bare scoperchiate, mentre la bara di Thomasina Goddard si era praticamente dissolta e il corpo giaceva a terra. Inoltre la pesante bara di Thomas Chase, che aveva richiesto otto uomini per trasportarla, venne trovata appoggiata ad una parete della cripta, in piedi.
Meno di due mesi dopo si celebrò un nuovo funerale nella famiglia, e una gran folla si radunò attorno alla cappella per assistere alla sepoltura di Sam Brewster. Le bare erano tutte, con l’eccezione di quella della signora Goddard che era intatta, in posizione verticale appoggiate alle pareti della cripta.
Nel 1819 la tomba fu nuovamente aperta per un’altra sepoltura e nuovamente le tombe erano nel più completo disordine, con l’eccezione di quella della signora Goddard.
Lord Combermere, il governatore delle Barbados, ispezionò personalmente la cripta e fece rimettere a posto le bare sotto la sua sorveglianza, dopo di che fece porre dei sigilli sulla lastra di marmo che chiudeva la tomba.
Un anno dopo, vennero segnalati dei rumori strani provenienti dalla cappella. Il governatore raggiunse la tomba, assieme al Cancelliere Sir Schomburg e a due notabili, dove verificò che i sigilli erano ancora a posto. Poi fece aprire la tomba trovando nuovamente i sarcofaghi rovesciati. Solamente la bara di legno di Thomasina Goddard occupava ancora il suo angolo. Questo è il referto stilato da Schomburg:

“Con sbalordimento di tutti i presenti i feretri, in numero sei, furono ritrovati disseminati in giro; uno dei più grossi era rovesciato di traverso al passaggio, in modo che se la porta non fosse stata aperta verso l’esterno, non sarebbe stato possibile entrare, a meno di non spostare la lastra, con tutto il suo peso, verso l’alto…”

La cappella fu infine svuotata dei suoi occupanti, con l’eccezione della Signora Goddard, prima occupante della stessa. Venne in seguito nuovamente aperta, ma i fenomeni erano cessati e la bara della donna era ancora intatta.

Cosa accadde davvero in quella tomba? Se qualcuno si fosse introdotto all’interno, avrebbe sicuramente lasciato tracce. Come avrebbe potuto entrare qualcuno senza spezzare i sigilli del governatore Combermere?
Si teorizzarono delle infiltrazioni d’acqua nella tomba, che allagandola avessero spostato le bare. Ma allora come mai la bara di Thomasina Goddard non si era spostata anch’essa?
Secondo Sir Arthur Conan Doyle, che si interessò del caso, si trattò di forze soprannaturali provocate dal suicidio di Thomas Chase e di una delle sue figlie, che protestavano all’interno delle loro bare in piombo, che impedivano il rapido dissolversi delle salme.

Ad oggi non vi è ancora nessuna spiegazione razionale su quanto accadde nella cripta dei Walrond.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere