necrofiliaJenny Brown, uno dei casi più eclatanti di necrofilia.

Intorno al 1870, nelle campagne dell’Ohio c’era una grossa insoddisfazione tra i ceti popolari. Venivano commessi moltissimi reati, alcuni veramente disumani: Furti, violenze di ogni genere, omicidi e perfino riesumazioni di cadaveri dai cimiteri per poi derubarli di ogni oggetto di valore contenuto nella bara.

Nella contea Downton hill, ogni notte sistematicamente accadevano strani fenomeni: Bare squarciate, corpi riesumati e spogliati, ma stranamente nessun oggetto di valore veniva rubato. I ritrovamenti avvenivano all’alba, quando il personale del cimitero effettuava dei sopralluoghi.

Questi inquietanti fenomeni, cominciarono ad alimentare strane superstizione tra la gente del luogo. Per cercare di evitare questi scempi, venne costituita una vera e propria ronda di guardia notturna, ma non bastò: i strani fenomeni continuavano, anzi, peggioravano. I corpi adesso venivano trovati in strane posizioni, cominciarono a scomparire anche oggetti personali. La gente aveva sempre più paura, molti credevano che qualcosa di soprannaturale aleggiasse sopra il cimitero, altri erano convinti che i corpi dei defunti venivano posseduti da alcuni demoni, altri più realisti iniziarono a sospettare che tutto ciò fosse opera di un necrofilo.

La polizia locale, comincio ad effettuare indagini serrate. In poco tempo grazie ad un’acuto ispettore, le attenzioni degli investigatori si concentrarono su un’anziana donna, che trascorreva giornalmente diverse ore all’interno del cimitero, controllando tomba dopo tomba meticolosamente, come se stesse selezionando “il prossimo obiettivo”.

Le indagini sull’inquietante signora continuarono e si scopri che si trattava di una donna senza fissa dimora, il suo nome era Jenny Brown, passava gran parte della giornata all’interno del mercato della città, dormendo, per la notte recarsi al cimitero e commettere atroci atti di necrofilia.

La donna, intorno alle 21:00, usciva dal mercato e si recava in un capannone, poco distante dal cimitero, li aveva un vero e proprio “arsenale” perfetto per i suoi scopi: utensili agricoli, una mazza dentata ed una picca d’acciaio temprato. Jenny, una volta presi i suoi arnesi, si recava al cimitero, e prendeva di mira la tomba che durante la mattinata aveva accuratamente scelto (sceglieva sempre persone defunte da poco tempo). Squarciava del tutto la tomba esumava i corpi li spogliava, e “abusava di loro” sessualmente.

Preso coscienza di aver trovato la responsabile, la polizia una notte autunnale del 1878 ‘innesco’ una trappola. Gli agenti si nascosero nel cimitero e la colsero in flagranza di reato, mentre era intenta nel dissotterramento di un bambino morto da soli 2 mesi.

La donna non oppose alcuna resistenza.

ARTICOLO INVIATO DA: PAMELA F.