Parco Nazionale di NahanniLa valle dei corpi senza testa

Il Canada è una terra di grande bellezza e per gran parte è coperta dalla natura incontaminata. Molte montagne, valli, foreste e laghi sono ancora inesplorati ed è proprio da queste terre nel nord del paese che di tanto in tanto giungono storie di misteriosi fenomeni.
Sicuramente uno dei misteri più bizzarri del freddo deserto canadese proviene dal Parco Nazionale di Nahanni, un luogo noto con l’appellativo più sinistro di ” valle dei corpi senza testa.” Il nome non è solo l’inquietante trasposizione di una terra misteriosa e poco esplorata, ma deriva dal fatto che da tempo le persone che vi si addentrano scompaiono nel nulla per essere ritrovate senza la testa.
Il Nahanni National Park fa parte della regione Mackenzie nel nord del Canada, a circa 500 km a ovest di Yellowknife. Il parco è circondato da maestose cime e costellato di geyser, doline, profondi canyon, grotte, gole e foreste incontaminate. Uno dei panorami più belli da vedere sono le Virginia Falls, una magnifica cascata che precipita per 96 metri il doppio delle più note cascate del Niagara.
Il fiume che porta alla cascata è il fulcro della valle e del parco intero ed è la destinazione della maggior parte dei turisti che vengono a Nahanni National Park; lungo il suo percorso si trovano le aree termali permeati di aria calda che non fa mai congelare la zona e ospitano lussureggianti piante atipiche per la regione come le felci, ciliegie selvatiche e addirittura rose, che formano oasi di verde circondate dalla neve fredda e ghiaccio eterno.
“Nahanni” nella lingua degli indigeni che abitavano la regione significa “il popolo là in fondo” e si riferisce alla tribù Naha, che viveva sulle montagne ed era nota per razziare gli insediamenti di pianura uccidendo chiunque trovassero sul loro cammino.
La Valle Nahanni è circondata da un alone di mistero antico: si ritiene che i primi insediamenti risalgano addirittura a 9.000 anni fa. Molte tribù avevano paura di stabilirsi nella regione, che ritenevano essere un luogo infestato dal male e abitato da spiriti, spettri e demoni.
I pochi nativi che ancora vivono nella regione, chiamati Dene, parlano di creature misteriose in agguato nelle vaste foreste e ai pochi esploratori che si inoltrano nel loro territorio raccontano del loro difficile passato, quando erano costantemente afflitti dalla enigmatica e violenta tribù Naha. I Naha indossavano maschere e armature ornate da immagini demoniache ed erano soliti decapitare brutalmente le loro vittime. La tribù stessa dei Naha è diventata uno dei grandi misteri della zona perchè è improvvisamente e inspiegabilmente scomparsa dalla faccia della terra, senza che sia mai stato accertato cosa le sia successo. Sono semplicemente scomparsi senza lasciare traccia verso la metà del 1600.
Quando nel XVIII secolo i commercianti di pellicce europei misero piede per la prima volta nella valle, rimasero impressionati dalle leggende e dalla bellezza di quei luoghi. Videro quei territori inesplorati come una potenziale fonte di ricchezza perchè credevano che le montagne celassero vaste riserve di oro non sfruttato. Il loro pensiero si sparse velocemente e presto la regione vide un afflusso enorme di minatori. Fu durante quel periodo che emerge la leggenda più macabra della valle, in particolare in una parte del parco chiamata “200 Mile Gorge”, dove molti coloni giunsero a supportare i minatori.
Nel 1908 i fratelli Willie e Frank McLeod giunsero nella valle come altri avevano fatto prima di loro in cerca del tanto bramato oro. A differenza di quelli che li avevano preceduti decisero però di marciare nel deserto ghiacciato verso nord est, là dove nessuno si era mai azzardato ad addentrarsi. Non fecero più ritorno.
Passò un anno dalla loro spedizione e tutti gli altri esploratori della valle ipotizzarono la cosa più ovvia, cioè che avessero ceduto agli elementi o agli innumerevoli pericoli della zona, come doline, gole frastagliate o animali selvatici. Poi, improvvisamente come erano scomparsi, i due uomini vennero trovati morti lungo il fiume. I loro corpi erano stati decapitati da diverso tempo, ma le teste non vennero mai trovate.
Una storia inquietante, ma non fu un caso isolato: nel 1917 un cercatore svizzero di nome Martin Jorgenson giunse nella Valle di Nahanni anch’egli in cerca d’oro. Si costruì una baracca e prese il comando di un piccolo gruppo di minatori che iniziarono a scavare lungo le pendici nord della valle. Una notte la cabina dove Jorgenson dormiva ( i minatori dormivano a valle) misteriosamente prese fuoco. Scavando i ricercatori ritrovarono lo scheletro dell’uomo tra le ceneri, ma senza la testa, e la ricerca tra i resti carbonizzati della cabina non riportò mai alla luce il cranio.
Nel 1945, un minatore dell’Ontario venne trovato morto nel suo sacco a pelo, ovviamente senza la testa. Nello steso anno un cacciatore di nome John O’Brien venne trovato morto assiderato nel deserto con in mano un pacco di fiammiferi nei pressi di un fuoco appena spento.; gli esploratori che trovarono il cadavere dovettero contate che era senza testa.
Queste morti misteriose non sono le uniche stranezze di quella valle. Oltre alle misteriose decapitazioni, un buon numero di altri minatori ed esploratori sono scomparsi senza lasciare traccia. Da quando si iniziò a fare un censimento di queste sparizioni, nel 1969, ad oggi risultano 44 persone scomparse in circostanze misteriose nella valle e mai più ritrovate.
Ci sono poi altri fenomeni segnalati più recentemente, come luci misteriose avvistate lungo le pendici che circondano la valle o fenomeni insoliti di tormente di neve che giungono all’improvviso anche durante le giornate soleggiate.
In aggiunta a tutte queste stranezze, c’è una altro macabro ritrovamento fatto alla fine degli anni ’90: in una caverna di ghiaccio chiamata “Grotta Valerie” sono stati ritrovati antichi scheletri di oltre 100 pecore risalenti a circa il 2500 aC. Il ritrovamento fece rinominare la grotta come ” grotta delle pecore smarrite”.
Ad oggi non si sa chi o cosa sia responsabile delle decapitazioni e delle sparizioni nella valle del Nahanni, ma se lo chiedete ad un Dene lui vi risponderà senza ombra di dubbio che sono opera degli spiriti malvagi delle montagne che non vogliono essere disturbati.
Le teorie a riguardo abbondano, dalla razionale alla stravagante. Alcuni dicono che la valle è maledetta, proprio come i nativi della regione hanno sempre affermato; altri pensano che le morti siano dovute ad un piccolo gruppo di Naha guerrieri sopravvissuti che vogliono scacciare l’uomo bianco; si passa poi alle teorie di un ingresso segreto della Terra Cava da qualche parte nella valle o ancora all’idea che nell’area ci sia un “velo sottile” che separa due dimensioni e che qualcuno sia passato dall’altra parte.
Le teorie più razionali ipotizzano rivalità tra i nativi ostili tra e i minatori, oppure le sparizioni potrebbero essere dovute ai molti pericoli ( valanghe, crepacci, animali selvatici, ecc.).
E ‘difficile dire cosa si cela dietro questi misteri. La zona è così minacciosa e impervia che pochissime persone accettano di avventurarsi in quelle zone sconosciute. Nonostante il suo status di parco nazionale, la Valle di Nahanni rimane per la maggior parte inesplorata.
C’è davvero qualcosa di malvagio nascosto in quel deserto gelido che torna dal suo passato violento e sinistro?

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere