sireneLe sirene della California

Una delle branche che cerca di raccogliere i vari misteri che ci circondano è la criptozoologia, ovvero lo studio di animali e creature la cui esistenza è ipotizzata su basi indiziarie. Un po’ di nomi illustri? Lo yeti, il chupacabra, l’uomo falena, il wendigo, il diavolo del Jersey, il mostro di Loch Ness.
Ci sono però creature i cui avvistamenti si tramandano da molto più tempo, addirittura da millenni, e nonostante la scienza tenda a ignorarle negli ultimi tempi le convinzioni che esistano sono sempre più forti. Sto parlando di molte creature acquatiche, marine o lacustri, che gli antichi marinai dicevano di aver visto nei loro viaggi alla scoperta del mondo: il kraken, le sirene, il leviatano, il ningen, le ninfe.
Per farla breve, l’uomo ha oggi esplorato praticamente tutte le terre emerse ma ancora ha molto da esplorare degli oceani e si stima che attualmente conosciamo meno del 10% dei nostri fondali; ciò significa che oltre ad essere più del doppio delle terre emerse, gli oceani possono nascondere moltissime sorprese e chissà quante creature che nemmeno immaginiamo.
In questo articolo vi parlerò delle sirene, non le splendide fanciulle metà donna nuda e metà pesce che molti uomini sognano, ma qualcosa di più realistico, che anche gli scienziati ultimamente sono pronti a valutare.
Certo, farebbe a tutti piacere trovare una bella fanciulla con la coda di pesce con la voce ammaliante, magari che parli anche una lingua umana, ma i racconti dei marinai hanno un po’ troppo umanizzato il desiderio che assale dopo giorni e giorni di navigazione tra soli uomini.
Tuttavia di esseri umanoidi che si accompagnano ai delfini o a grande pesci e che vagamente assomigliano agli umani se ne parla da oltre 3.000 anni e già solo questo dovrebbe far sorgere il dubbio della loro esistenza anche ai più scettici.
I primi racconti noti sulle sirene sono apparsi in Assiria, nel 1000 a.C circa, ma nel 1933 venne fatta una scoperta a dir poco eccezionale: a Wadi Sura, nel sud-ovest egiziano al confine con la Libia, l’esploratore ungherese László Almásy trovò l’entrata di quella che venne chiamata “Caverna dei nuotatori” al cui interni ci sono incisioni rupestri risalenti a più di 10.000 anni fa, durante la più recente era glaciale. Negli anni vaste porzioni delle pareti della caverna sono state irreversibilmente danneggiate dai visitatori che erano in cerca di souvenir, ma sono ancora chiaramente visibili le raffigurazioni di creature umane con la coda, equipaggiate con lance e reti.
Anche in epoca recente le testimonianze da parte dei pescatori sono state numerose. In molti casi si racconta del recupero di grossi animali acquatici infilzati con lance e coltelli di origine sconosciute a testimonianza ci sono anche della fotografie.
Quelle che oggi sono la testimonianze di avvistamenti di sirene gli studiosi ( e anche io) le prendono con le molle perchè la tecnologia attuale è in grado di generare immagini molto realistiche e sono molti i burloni che pur di ottenere un po’ di fama sui social network creano a tavolino immagini e filmati di sirene; tuttavia quando a rendere pubbliche le prove sono enti importanti come il NOAA o la BBC si fa un po’ fatica a confutarne l’esistenza.
Prima di arrivare al titolo di questo articolo lasciatemi spiegare ancora le due teorie che ammettono l’esistenza delle sirene.
La prima fu enunciata ( e poi più volte arricchita di particolari) dal biologo marino Alister Hardy nel 1930 ed è quella delle “scimmie acquatiche”. Tutti conosciamo la teoria evoluzionistica di Charles Darwin, secondo cui le prime forme di cita si sono generate negli oceani e poi pian piano hanno conquistato la terra ferma; esiste anche una teoria che afferma che alcuni primati fecero il percorso inverso. Il periodo risalirebbe a circa 7 milioni di anni fa quando sulla terra ferma c’era un’aspra disputa tra i grandi mammiferi per le scorte di cibo e alcuni primati scelsero di avvicinarsi sempre più alle coste dove trovavano mitili, crostacei e pesci morti di cui cibarsi. Pian piano si abituarono all’ambiente marino immergendosi sempre più a lungo fino a sviluppare le branchie e infine divennero veri e propri primati marini. Oggi alcuni di loro vivrebbero nelle profondità marine tra i 300 e i 1000 metri a ridosso delle dorsali oceaniche; alcuni pensano che le civiltà di Mur e Atlantide, inghiottite dal mare a causa di terremoti, siano ora sui fondali e ospitino queste creature.
La seconda teoria, più recente rispetto alla prima, tira in ballo gli alieni. Secondo questa teoria una razza superiore proveniente da un altro mondo ( o dimensione) ha compiuto in passato esperimenti genetici su alcuni primati generando diversi ceppi di razza umana. Semplificando possiamo dire che l’essere umano potrebbe essere un OGM, ovvero il risultato di una manipolazione genetica sui primi primati terrestri che hanno fatto compiere alle specie un balzo evolutivo; la dimostrazione sarebbe il fatto che ancora non abbiamo trovato l’esatto anello di congiunzione tra l’uomo e la scimmia. Ma c’è chi si è spinto oltre è ha enunciato la teoria secondo cui l’Homo sapiens sia solo uno degli esperimenti alieni, così come lo furono i Neanderthal e l’Homo naledi: la teoria vuole che diverse razze di primati vennero modificati, comprese le scimmie nei pressi delle coste, che in quel mondo sono diventati sirenidi e hanno preso la via del mare. Questo spiegherebbe la credenza degli ufologi di basi sottomarine aliene, che starebbero monitorando le specie marine.
Oggi credere all’esistenza di umanoidi acquatici è molto difficile, nonostante degli oceani sappiamo ancora troppo poco, ma diversi ritrovamenti nell’ultimo secolo lungo le spiagge di tutto il mondo hanno stimolato quanto meno il sospetto. L’ultimo evento è avvenuto poco tempo fa, agli inizi del luglio scorso. Il 07 luglio 2016 la ApexTV, un’impresa specializzata in riprese aeree con droni, ha registrato un filmato enigmatico presso Dana Point, in California, che sembra mostrare la prova visiva dell’esistenza delle sirene. Il drone era stato guidato alla ricerca di un branco di delfini a largo ed inizialmente ciò che ha ripreso sembravano esclusivamente cetacei, ma alcuni guizzi fuori dall’acqua hanno mostrato creature con braccia e una testa ben distinta dal corpo che guizzavano di fianco ai mammiferi.
Il video è ancora in rete, sebbene molti stentino ancora a credere si tratti di sirene. In fondo gli scienziati sono sempre coerenti e a meno che non vengo loro consegnata una sirena sul loro bancone non crederanno mai che tali creature posano esistere.
CURIOSITA’: Cristoforo Colombo riportò di aver avvistato sirene mentre era in mare, dichiarando: «Non erano belle come vengono dipinte, anche se in qualche misura hanno un volto umano…».

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere