mielificatoLa storia dell’uomo “mielificato” sepolto in una bara di pietra piena di miele e divorato 100 anni dopo la sua morte

Il Farmacologo e medico cinese, Li Shizhen (1518-1593), nel suo enciclopedico, parla di un’antico rimedio che cura tutti i mali.

Per creare questa cura miracolosa, serviva innanzitutto un uomo vecchio, dai 70 aglio 80 anni di età, a cui restasse poco da vivere e che si proponesse volontariamente come “donatore”. L’uomo veniva nutrito solo ed esclusivamente con il miele. Giornalmente gli venivano fatti bagno immergendolo nel miele.

Dopo poco più di un mese, il corpo era completamente impregnato di miele, anche le urine e feci erano esclusivamente costituite da miele. Quasi sempre dopo questo periodo, l’uomo moriva. Veniva quindi posto in una bara di pietra e interamente ricoperto di miele. Sul coperchio veniva scritta la data esatta della morte.

Il corpo restava li 100 anni, durante i quali il cadavere veniva lentamente macerato nel miele. Dopo un secolo venivano quindi aperti i sigilli e la bara veniva scoperchiata.

La melma composta di miele e resti umani veniva quindi posta nei barattoli, e venduta a prezzi esorbitanti. Questa “confettura” andava spalmata su arti feriti o rotti e sembra che fosse un toccasana per le fratture. Il composto, se preso per via orale, guariva immediatamente da ogni male.

Li Shizhen, tiene a precisare che non sa se si tratti di una leggenda o di una pratica reale. Il miele era comunque un ingrediente fondamentale delle pratiche funerarie in molte culture differenti, anche grazie alla sua lunga conservazione. Per migliaia di anni il miele è stato utilizzato per curare ferite, ma soltanto da poco sono state chimicamente spiegate le sue proprietà antisettiche e antibatteriche.