I mostri del Lago Maggiore

Ogni lago che si rispetti nasconde misteri e segreti, e se anche così non fosse li si deve creare per il suo buon nome. Immaginate una creatura di almeno due metri e simile ad un serpente, descrivetela come mostruosa e pericolosa per la gente, aggiungete qualche scatto sfocato di qualche increspatura della superficie e il gioco è fatto.
In questo modo più o meno sono nate quasi tutte le leggende sui mostri lacustri in giro per il mondo, dove luoghi turistici in difficoltà, spargendo la voce di un mostro nel lago, sono tornati ad ingenti guadagni attirando curiosi intenzionati a catturare o a riprendere il fatidico “mostro”. E forse per lo stesso motivo negli ultimi anni si è fomentata la leggenda che vuole un mostro marino aggirarsi nel Lago Maggiore, pronto a ribaltare barche e ad assalire i turisti.
Storielle quindi, dicerie studiate a tavolino da persone fantasiose o semplicemente burlone. Beh, quasi… Per quanto riguarda il Lago Maggiore forse non esisterà un “Nessie” italiano, ma qualcosa di strano sta succedendo già da un po’ di tempo
Dai primi anni del 2000 già in molti, sia pescatori locali che turisti, hanno affermato di aver visto una grossa ombra seguire la loro barca o la loro canoa e molti tedeschi, abituati a fare il bagno nella zona di Arona, ogni hanno si sentono minacciati da enormi pesci che si spingono spesso fino a riva spesso affiancandoli e urtandoli. Fino a qui non c’è nulla di strano, potremmo dire che sono casi di allucinazioni o burle, ma i misteri negli anni si sono moltiplicati.
Nel 2003 alcuni pescatori segnalarono un mostro che per due giorni consecutivi aveva lacerato le loro reti e divorato tutti i pesci raccolti. Nel 2004 due sub avvisarono un pesce siluro gigante di oltre 2,5 m davanti a S.Caterina, a circa 50 m dalla riva. Altri due avvistamenti vennero segnalati l’anno dopo nei pressi di Ghiffa e un altro nel 2007 di nuovo a largo di S.Caterina.
Ci sono diverse ipotesi sul fenomeno, che in mancanza di foto significative e di prove scientifiche molti considerano basato esclusivamente su esagerazioni e mistificazioni. Alcune teorie parlano di anguille giganti, alcuni dicono si tratti di storioni giganti, altri ancora pensano che i mostri avvistati siano una rara forma adulta di una specie di salamandre giganti.
Pesci giganti quindi? Non solo.
Il 25 ottobre 2010 nei pressi di Stresa una famiglia di turisti francesi disse che la loro barca era stata affiancata da un mostro lungo almeno 10 m e largo mezzo metro. Lo descrissero di colore marroncino con la scaglie sul dorso e piccole zampe, unica cosa che fece loro credere che non fosse un tronco o un enorme serpente. Quella non fu l’unica testimonianza di un mostro simile a Nessie e da molti decenni c’è il mito di Maggi. Eh sì, se Nessie è il nome familiare del mostro di Loch Ness, Maggi è il nome del biscione che si trova nel Lago Maggiore, o almeno così lo chiamano a Baveno. Proprio a Baverno, sul lungolago, è stata costruita una scultura del mitico mostro che infesterebbe le acque: troppo simpatico per poter essere definito “mostro”, è una realizzazione in granito rosa che permette di sviluppare la fantasia, oltre che i muscoli dei bambini che fanno a gara per arrampicarcisi sopra.
Ma non è finita qui. Ci sarebbe il “giallo delle vongole giganti”.
Il 20 settembre del 2012 molte conchiglie giganti, grandi anche fino a 16 cm, sono state trovate sulla sponda angerese del lago creando curiosità tra i passanti e i turisti della zona. Una che ha suscitato anche un grande interesse. In molti si sono chiesti di cosa si trattasse e per quale motivo ne fossero presenti in così grande quantità proprio sulla sponda di Angera. Chi le ha notate spuntare dall’acqua non ha potuto non restare impressionato dalle loro dimensioni. A giustificarne la presenza sono intervenuti alcuni studiosi che l’hanno definita una mutazione della Anodonta woodiana, un mollusco bivalve asiatico che è stato immesso in Europa occidentale negli anni ’80 e che nei fiumi del Nord Italia non è rarissimo. Peccato che nel Lago Maggiore non sono mai state avvistate prima…
Non basta? Torniamo per un attimo ai pesci allora.
Il 15 maggio 2013, nei pressi di Gambarogno, Giampaolo Codispoti, documentarista e sub esperto, era immerso ad una decina di metri di profondità per riprendere i molti relitti di barche e motoscafi inabissati.

<<Erano circa le 11 e c’era una discreta visibilità. D’un tratto abbiamo visto questo mostro che ha cominciato a ronzarci attorno. Benchè mi sia passato per un attimo in testa che potesse trattarsi dello squalo di turno che irrompe nel mezzo del documentario subacqueo, sono poi tornato alla ragione e ho potuto finalmente dare forma a quell’ombra che mi seguiva incuriosita: un pesce siluro di almeno due metri e mezzo! Sono 16 anni che faccio riprese subacquee, ma non mi è mai capitata un’avventura del genere.>>

L’ultimo avvenimento misterioso in ordine di tempo è avvenuto il 18 ottobre 2013, quando un ragazzo che faceva una passeggiata sul lungomare ha avvistato nell’acqua strane macchie luminose. La segnalazione è stata riportata sul quotidiano novaratoday.it che ha pubblicato alcune immagini di un USO (Unidentified Submerged Objects, ovvero oggetto sottomarino non identificato) visto nelle acque del lago Maggiore davanti ad Arona. Ecco quanto riportato dal testimone:

<<Mi trovavo sul lungolago di Arona per una passeggiata serale quando all’improvviso ho visto una strana luce nel lago. Subito mi sono incuriosito e poichè avevo dietro il telefonino ho scattato alcune fotografie. Strane luci circolari di diverse dimensioni sono emerse dall’acqua all’improvviso. Non so spiegarmi il fenomeno, se non con il fatto che quelle luci siano ricollegabili alle entità superiori delle quali ogni tanto si sente parlare.>>

Ora pare facile saltare alla conclusione di presenze aliene, ed è infatti così: l’entroterra del Lago Maggiore sembra essere al centro delle attenzioni di una intensa attività UFO e USO dagli anni ’90 in avanti. Quella del 2013 non è la prima volta che nella zona si parla di avvistamenti del genere. E’ di pochi mesi fa un’altra segnalazione ai giornali di una signora di Giffa che ha raccontato di aver visto nei cieli aronesi strane presenze nel cielo.
Pesci giganti, molluschi sproporzionati, serpentoni e alieni. Le cose qui sono due: o la gente della zona è molto burlona oppure c’è davvero qualcosa di strano nelle acque del Lago Maggiore.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere