bambola PupaOggetti maledetti: La bambola Pupa

C’è chi ritiene che le bambole siano solo giocattoli inanimati per le bambine e che servano solo per un po’ di svago; altri invece pensano che in una bambola non ci sia solo plastica , pezza o porcellana, ma una parte dell’anima del suo costruttore ( almeno quando le bambole venivano costruite a mano).
Molti, sopratutto negli ultimi anni, hanno sviluppato addirittura la paure per le bambole: si chiama pediofobia e fa parte di una serie di fobie che alcuni nutrono per automi, robot, statue di cera e tutto ciò che ha le fattezze di un essere vivente senza esserlo.
La sensazione di disagio potrebbe essere dovuta al il fatto che certi pupazzi hanno tratti molto realistici uniti ad altri aspetti innaturali ( per esempio una bambola che si muove in modo strano): questi due fattori potrebbero portare il nostro cervello a considerare l’oggetto come un essere “malato”, misterioso e addirittura pericoloso.
Tra le bambole più inquietanti di cui si ha notizia c’è Pupa, creata nel 1920 per una bambina italiana da un costruttore di manichini. Il padre, un triestino facoltoso ma piuttosto egocentrico, la commissionò al migliore artigiano della città chiedendogli esplicitamente di darle fattezze della madre della neonata, affinchè Pupa potesse seguire la bimba e farle compagnia anche dopo la morte di quest’ultima, che da tempo accusava diversi problemi di salute. Pupa in effetti rimase con la sua padrona seguendola ovunque fino alla morte, avvenuta nel 2005.
Pupa è alta 36 cm ed è composta per lo più da feltro o simil feltro. Affinchè la bambola fosse degna della nobile famiglia che gliela commissionò, l’artigiano scelse di impiantarle capelli umani che comprò appositamente da un’altra bambina del luogo.
La famiglia, che ha sempre scelto di restare anonima, fu costretta durante la seconda guerra mondiale a trasferirsi in giro per l’Europa e infine a scegliere come meta gli Stati Uniti. La bambina, ormai divenuta donna, tenne sempre la sua bambola nella sua casa e si prese sempre cura di lei come se fosse un membro di famiglia. Addirittura la proprietaria spesso sosteneva che Pupa fosse la sua principale confidente e la sua migliore amica e che spesso la bambola prendeva vita e parlava con lei.
Potremmo dire però che la bambola “rimase sopita” fino alla morte della donna , o forse è più probabile che lei stessa non abbia mai voluto rivelare la verità su ciò che accadeva nei pressi della sua “compagna di vita”.
Quando nel 2005 la proprietaria è deceduta Pupa fu comprata all’asta da un’altra famiglia, che però non parve piacere alla bambola. Forse a scatenare la disapprovazione del fantoccio fu il fatto che i nuovi proprietari decisero di metterla in una teca di vetro per preservane l’integrità, mentre fino ad allora la bambola era sempre stata messa su un letto o al massimo una mensola.
I primi episodi di fenomeni paranormali legati alla bambola si ebbero nel 2006, quando Pupa si ribellò a quella gabbia di vetro in cui venne rinchiusa. Inizialmente sparirono diversi oggetti situati vicino la teca e molti altri vennero trovati a terra rotti: i proprietari diedero al colpa al loro cane, ma le suppellettili a volte cadevano dal mobile anche in piena notte o quando il cane era fuori in giardino.
Pochi giorni dopo che la bambola venne chiusa nella teca i proprietari iniziarono a trovare addirittura dei messaggi scritti con le dita sul vetro, come se un bambino giocasse col vapore a imbrattare il vetro della teca e a scarabocchiare.
Il messaggio più frequente era ‘’Pupa hate this’’ ( Pupa odia questo).
Allibiti, da quel momento in casa iniziarono diversi episodi paranormali, come la posizione di Pupa che cambiava frequentemente e non veniva mai ritrovata nella stessa posizione, lo scricchiolare del vetro ogni volta che qualcuno passava nei suoi pressi, sussurri di bambini nella stanza dove era custodita, oggetti che si rompevano o si spostavano per la stanza. Addirittura una coppia di amici dell’ antiquario che comprò Pupa affermò che une sera, mentre osservavano curiosi la bambola, questa si voltò verso di loro e assumendo una posizione ammiccante li salutò con la manina e battendo sul vetro.
Secondo la famiglia che ancora oggi possiede Pupa, alla bambola in realtà non piaceva essere rinchiusa, e lo dimostrava facendo vibrare la vetrina, come se volesse attirare la loro attenzione, oppure cambiando posizione nella teca ogni volta che qualcuno passava nei suoi pressi, o ancora cambiando la sua espressione facciale nelle settimane successive assumendone una imbronciata.
Gli oggetti che erano con lei venivano spesso spostati in giro nella teca, a volte messe a caso, altre disposte con attenzione. Un giorno la coppia decise di liberare la bambola e toglierla dalla teca per posarla sopra il mobile. Da allora sembra che i fenomeni paranormali nella stanza di pupa siano notevolmente diminuiti, sebbene di tanto in tanto accadono ancora cose strane, come se un bambino facesse degli scherzi nascondendo o spostando oggetti in giro per la stanza.
In molti studiarono Pupa e registrarono i movimenti della bambola: i movimenti erano davvero lenti quasi impercettibili agli occhi umani, ma foto e video a lunga durata mostrarono i movimenti molto chiaramente.
Chi o cosa turbava la bambola? Molti di quelli che la esaminarono pensano che una parte dello spirito infantile della sua proprietaria, dopo la sua morte, è entrata nella bambola e che in lei ancora oggi sopravvive.
Il luogo dove la bambola è custodita è segreto. Non è mai stato rivelato nemmeno il nome della coppia che oggi la tiene in casa, ma recentemente è stato postato un video su youtube dei fenomeni legati alla bambola.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere