La possessione da parte di un Jinn

Per questo articolo devo per forza toccare la religione, sebbene io solitamente tenda a non tirare in ballo argomenti così complessi e discussi.

Per introdurre questo argomento però devo iniziare dalle fiabe per bambini: chi di voi non ha mai sentito parlare del genio della lampada? Noi in Occidente conosciamo il jinn (o djinn) grazie alla celebre raccolta di novelle del X secolo “Le mille e una notte” nella quale il protagonista, Aladino, libera da una lampada un jinn che in cambio della libertà accetta di esaudire tutti i suoi desideri; ma in Medio Oriente e in tutti i luoghi in cui si fa riferimento al Corano i jinn sono creature temute e venerate e il discorso diventa molto serio.

Secondo il Corano i jinn sono creature sovrannaturali originate all’inizio dei tempi da Allah affinché lo adorassero, ma con la creazione dell’uomo molti di loro si ribellarono perché Dio preferiva gli esseri umani a loro (c’è una grande somiglianza tra l’angelo Lucifero e il jinn Azazel). Questi esseri oggi si muoverebbero a metà fra il mondo angelico e quello umano, pur essendo differenti sia dagli uomini che dagli angeli: a differenza dei primi, originati dalla terra, e dei secondi che nascono dalla luce, i jinn sono stati creati dalla fiamma di un fuoco senza fumo.

Ci sono molti tipi di jinn nella mitologia islamica, ma i più potenti sarebbero i “māridūn” (singolare “mārid”). Il mārid è spesso descritto come arrogante e orgoglioso; ha la capacità di esaudire i desideri dei mortali, ma tenderebbe a traviare le parole e a ritorcerle contro chi lo obbliga a servirlo. Avrebbe anche la capacità di possedere gli esseri viventi, di assumerne la forma e di ucciderli a causa dell’atavico rancore che si porterebbe dietro per la punizione divina ricevuta.

Ma i jinn sono reali? Bisogna credere, la pari di come i cristiani credono negli angeli.

Ma veniamo al nocciolo dell’articolo. Così come da noi come si racconta di presunti avvistamenti di angeli, di incontri ravvicinati e perfino di angeli custodi, in Medio Oriente si parla di jinn buoni e cattivi e addirittura di vere e proprie possessioni da parte di queste creature. Sono davvero molti i casi di incontri con i jinn e basta calarsi un po’ nella tradizione islamica per rendersi conto che per i credenti le interazioni sono numerose e frequenti.

Un caso che ha fatto discutere molto è avvenuto nel 2011 in Arabia Saudita e la notizia è rimbalzata sia sui giornali nazionali che internazionali.

Nei pressi di Ta’if c’è una valle chiamata Wadi Al-Amak (tradotto Abisso Profondo) che da molti anni è considerata “infestata” dai jinn; chi si avventura in questo luogo lo fa con la paura che possa succedergli qualcosa e così fu per alcune guide che stavano cercando di fare un servizio fotografico sul luogo. Secondo l’emittente Emirates 24/7 si accamparono ai bordi della valle per scattare delle fotografie e poi raggiungere degli amici il giorno successivo.

Quella sera stessa uno di loro iniziò a diventare taciturno e dopo essersi seduto su un masso non si è mosso nonostante in molti lo stimolassero a parlare e a reagire; all’improvviso il suo volto divenne paonazzo e in pochi secondi quel colore ricoprì tutto il corpo. L’uomo poi prese a fissare un punto imprecisato della valle e iniziò a gridare parole in una lingua sconosciuta.

Gli amici, non senza qualche difficoltà, riportarono l’uomo in città e lì scoprirono che la loro esperienza non era affatto un caso isolato è che quella “possessione” avviene spesso a chi si avventura nella valle.

L’uomo fu esorcizzato, il jinn “forzato” ad uscire dal suo corpo e pare che dopo il rito tutto ritornò alla normalità. L’uomo non ricordò quello che era successo e disse che l’ultima cosa che ricordava era di aver visto un’ombra avvicinarsi al gruppo risalendo la valle Wadi Al-Amak.

Parliamo di suggestione? Di miraggi? Può essere, ma è curioso come attorno a Wadi Al-Amak si moltiplichino gli eventi anomali che vengono imputati ai māridūn. Ma come vi ho detto di casi simili ce ne sono in molti luoghi, come ad esempio l’isteria di massa avvenuta nel 2014 nei centri delle donne musulmane di Glasgow e Dundee: la rivista Herald Scotland riportò quell’anno una serie di casi di problemi di salute mentale attribuiti a possessione da parte di spiriti soprannaturali che con la magia nera avrebbero colpito molte donne delle due città facendo loro parlare a nome di jinn malvagi.

Ma non è tutto: il 15 ottobre 2014 un tribunale di Dubai ha concesso il divorzio ad un uomo da sua moglie perché questa era “posseduta da un mārid”. Secondo il Gulf News l’uomo ha presentato istanza per il divorzio dopo che sua moglie ha ripetutamente rifiutato di fare sesso con lui e lo aveva aggredito con una forza sovraumana parlando con voce mostruosa.

Il tribunale gli ha concesso il divorzio e inizialmente gli ha chiesto di pagare la moglie a circa 11.000 dollari, ma in seguito ad una perizia psichiatrica sulla donna la decisione del denaro per alimenti è stata annullata dalla corte perché la donna era risultata effettivamente posseduta da un jinn.

A noi queste due vicende possono far sorridere, ma accade qualcosa di simile perfino in Italia: nel Meridione fino a pochi anni fa si poteva rescindere un contratto se si sospettava che la casa acquistata o presa in affitto fosse infestata; gli esorcisti, seppure stiano svanendo pian piano, ancora oggi operano a nome della Chiesa; gli avvistamenti di angeli e le testimonianze a riguardo si sprecano, non parliamo poi di entità demoniache…

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere