Stonehenge

Il sito di Stonehenge

Il sito di Stonehenge è senza dubbio il più famoso fra tutti i megalitici, è situato in posizione isolata nella piana gessosa e ondulata di Salisbury, a ovest di Amesbury. Al primo sguardo, questo enigmatico sito unico al mondo appare più piccolo di quanto immaginato, sebbene la sua più grande pietra si erga per 6,7 metri fuori dal terreno e altri 2,4 sottoterra.

L’elemento più esterno della struttura megalitica è il viale cerimoniale, che scende per 530 metri da una lieve collinetta fino alla parte bassa di Stonehenge. Il viale consiste in due terrapieni paralleli distanti 12 metri uno dall’altro affiancati internamente da fossati e comincia all’ingresso del terrapieno circolare che racchiude il monumento megalitico. Nelle vicinanze si trova anche la Heel Stone, una grande pietra eretta in sarsen non lavorato. E’ interessante notare che il più vicino luogo di approvvigionamento di pietre di queste dimensioni è la cava di sarsen di Marlborough Downs a circa 30 km a nord-est. Si può quindi supporre che queste pietre (la più pesante delle quali raggiunge le 45 tonnellate) siano state trasportate con un qualche tipo di slitta.
Dalla Heel Stone, spostandosi all’interno del sito, come già accennato si incontra un terrapieno circolare, che consiste in un fossato e in una sponda più interna, la quale, secondo i calcoli del professor Atkinson, doveva essere alta 1,8 metri. Dovevano esserci almeno due ingressi, quello tuttora visibile rivolto a nord-est e uno a sud. Poco dopo l’ingresso c’è una pietra non lavorata, ora coricata, in sarsen: è chiazzata di rosso per la pioggia che ha sciolto il ferro presente nella roccia e per questo è conosciuta come Slaughter Stone (Pietra del Massacro). Intorno al margine interno del terrapieno originariamente c’erano quattro piccole pietre erette, le Station Stones, di cui due ancora visibili. Immediatamente adiacente al terrapieno c’è un anello di 56 pozzetti, conosciuti come fosse di Aubrey, segnati ora con altrettanti dischetti di cemento. Nell’area compresa tra il terrapieno e le pietre più esterne del monumento megalitico vero e proprio ci sono almeno due altri anelli di pozzi, detti fosse Y e Z. Il primo accenno conosciuto di Stonehenge risale al 1135, da parte del cronista dell’epoca Geoffrey of Monmouth, il quale sosteneva che le pietre fossero state portate da una tribù di giganti dall’Africa all’Irlanda, e da qui fatte ‘volare’ attraverso il mare dal mago Merlino. Un’altra leggenda racconta invece che furono rubate a una donna irlandese dal Diavolo ed erette nuovamente nella piana di Salisbury da mago Merlino per Ambrosius Aurelianus, il re dei Bretoni.