Le terme abbandonate di Oropa

Negli ultimi anni è nata in alcune persone la passione per il luoghi abbandonati: in un certo senso ogni luogo o edifico fatiscente nasconde sempre mistero e sorprese e se non è la curiosità ad attirare la gente lo fa la paura.

In Piemonte a circa 12 km a nord della città di Biella c’è un altura sulla quale a 1.159 m di altitudine sorge un santuario mariano dedicato alla Madonna Nera. Il santuario di Oropa è uno dei santuari mariani più noti in Europa ed ogni anno accoglie migliaia di visitatori. Il santuario della Madonna Nera è anche una tra le mete religiose più importanti di tutto il nord Italia e la leggenda vuole che Sant’Eusebio nel IV secolo portò in Italia dall’Oriente tre statue di Madonne Nere (le altre due sono custodite a Crea, sempre in Piemonte, e nella cattedrale di Cagliari). Quella di Oropa fu trovata sotto le macerie di Gerusalemme e, una volta portata in Italia, nascosta in una nicchia scavata all’interno della roccia dove oggi sorge la chiesa.

Se il santuario da una parte ha la funzione di “polo positivo”, a pochi chilometri c’è invece un “polo negativo”, rappresentato da quelli che una volta erano i Bagni di Oropa.

L’ex stabilimento idroterapico di Oropa risale al 1856 e fu uno dei primi in Italia. All’inizio era una località di lusso dove si facevano bagni di fango, terme e ogni sorta di idroterapia e fin qui giungeva l’elite aristocratica dell’epoca. Giusto per fare qualche nome, qui vennero Carducci, i nobili di casa Savoia e Guglielmo Marconi.

Così veloce fu il successo della struttura, così velocemente giunse il declino: nel 1910 iniziò una serie di cessioni e all’inizio degli anni ’50 l’edificio dovette essere chiuso per mancanza di turismo. Fu venduto e riutilizzato come colonia estiva dalla curia di Alessandria, ma anche quell’impiego durò poco e nel 1980 fu acquistato da una società di imbottigliamento che però non seppe sfruttare il potenziale e lo lasciò in stato di abbandono fino ad oggi.

Le terme di Ororpa negli anni hanno assunto un aspetto sinistro e le leggende attorno alla struttura si sprecano; in linea di massima però pare che sia un luogo di ritrovo per sedute spiritiche e messe sataniche e a dimostrazione ci sarebbe almeno un macabro ritrovamento. Già a metà degli anni ’80 vennero segnalati casi di furti dai cimiteri della zona, ma il caso più eclatante avvenne negli anni 2000 quando i giornali locali riportarono atti di vandalismo nel cimitero di un piccolo paesino vicino a Biella: nella notte qualcuno aveva scavalcato le recinzioni e aveva rubato angioletti, lumini e vasi dalle tombe dei defunti.

La storia sembrava finita lì, ma qualche settimana dopo ai carabinieri fu consigliato di indagare proprio ai Bagni di Oropa: a dare quella dritta furono alcuni escursionisti e cercatori di funghi del luogo che da tempo denunciavano “strane” persone che si avventuravano fino all’edifico abbandonato, soprattutto di notte. I carabinieri di Biella entrarono nell’ex stabilimento termale e oltre a ritrovare gli oggetti rubati nel cimitero trovarono anche carcasse di animali, scritte col sangue sui muri inneggianti Satana, altari e strani fogli su cui erano scritti simboli e formule esoteriche.

Stranamente le notizie a riguardo furono messe a tacere, come se la setta che di notte celebrava i riti a Oropa Bagni non fosse mai esistita.

Le terme di Oropa oggi sono in macerie, anche a causa di un terribile incendio avvenuto proprio durante una di quelle messe nere; i piani superiori sono inagibili e l’unica parte accessibile è il seminterrato. Ciò nonostante le recinzioni e i cartelli di pericolo non fermano i moltissimi curiosi e gli amanti del brivido dall’addentrarsi nella struttura e proprio recentemente sono stati riportati anche infortuni e incidenti di una certa gravità.

Ma perché tanto interesse per un edificio pericolante? Le voci dicono che all’interno dell’edificio accadano cose “strane”, come la sensazione di essere osservati, ombre lungo le pareti, uno strano odore di zolfo e nebbioline che si addentrano nei corridoi. È difficile capire fino a quanto queste storie siano vere, ma oggi l’edificio dall’esterno incute un certo timore e all’interno instaura un senso di angoscia opprimente.

Forse un po’ le vicende di satanismo, un po’ le leggende sugli spettri e un po’ la suggestione stanno trasformando questo luogo abbandonato in un luogo sempre più pregno di misteri e segreti.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere