Armin Meiwes: una storia di cannibalismo consenziente

Cosa fareste se il vostro partner vi confidasse un’ossessione che lo tormenta o una sua perversione (non necessariamente sessuale)? Credo che la maggior parte risponderebbe qualcosa del tipo:

“Nel limite della decenza e delle possibilità cercherei di accontentarlo”

E se la stessa cosa ve la dicesse un estraneo, magari su un social network? Dareste la stessa risposta? Beh, pur non essendo un esperto, credo che la percentuale scenderebbe a non oltre l’ 1-2%.
Ma spingiamoci ancora più in là: se quell’estraneo vi confidasse che il suo più grande desiderio è quello di voler mangiare carne umana? Lo accontentereste? Il buon senso farebbe pensare che la percentuale sarebbe zero. Eppure non è così.
Esiste una parte oscura e difficilmente raggiungibile del web chiamata “deep web” la quale ogni giorno ospita decine, se non centinaia di forum sui quali le persone danno sfogo alle più perverse fantasie e le condividono con altri. Fotografie e esperienze di stupri, infanticidi, torture, mutilazioni e persino cannibalismo sono all’ordine del giorno e queste pagine hanno talmente tanti followers da far venire i brividi.
Fantasie dunque (o perversioni, come le chiamo io), pensieri e desideri che rimangono intrappolati in pochi BIT. Purtroppo non sempre è così: negli ultimi anni di casi di cannibalismo ce ne sono stati molti, anche in paesi civilizzati e industrializzati come il nostro.
Il caso di cui sto per parlarvi però ha qualcosa di incredibile perchè è passato alla storia come l’unico caso documentato di cannibalismo consenziente da parte della vittima.
Tutto iniziò con un annuncio pubblicato su internet da Armin Meiwes:

“CERCO UN GIOVANE RAGAZZO, BEN FATTO, TRA I 18 E I 30 ANNI, CHE VOGLIA FARSI MACELLARE”
firmato Der Metzgermeister PADRONE o MAESTRO MACELLAIO

Molti furono gli uomini che risposero a questo annuncio. Uno di questi, Borg Jose, arrivò quasi ad essere la prima vittima di Meiwes.
I due si incontrarono. Jose raggiunse Meiwes a casa sua. Ci fu del sesso, poi si apprestarono alla macellazione. Ma, mentre era sdraiato sul tavolo in attesa di essere macellato, Jose lamentò di non stare bene e chiese di essere liberato. Meiwes lo liberò.
Il 10 marzo del 2001 uccise e mangiò l’ingegnere berlinese Bernd-Juergen Brandes, conosciuto in internet, nella sua casa a Rotenburg. L’uomo era consapevole di ciò che l’attendeva e aveva dato il suo consenso. Tutto è stato documentato con un video, realizzato dallo stesso cannibale, della durata di quattro ore. La notte stessa dell’arrivo del suo ospite di 37 anni, Meiwes, di un anno più anziano, lo uccise con un coltello da cucina dopo averlo semi-anestetizzato con alcool e sonniferi.
Ma prima, quando era ancora in vita ma semicosciente, lo aveva evirato e avevano mangiato insieme (secondo le immagini dei filmati) gli organi genitali dopo averli cucinati. Dieci ore dopo, dopo che la vittima perse coscienza per la forte perdita di sangue, gli tagliò la gola e lo fece a pezzi. Quindi mise le parti del corpo sezionate in buste di plastica e le surgelò. Col tempo le mangiò pezzo dopo pezzo.

«Ogni volta che mangiavo un pezzo di carne mi ricordavo di lui. È stato come fare la comunione».

Davanti alle telecamere il cannibale ha raccontato che in quel momento ebbe “una sensazione strana”, perché attendeva “da 30 anni quel momento”. Durante il delitto Meiwes disse di avere provato al contempo odio, rabbia e felicità.

«Lo squartamento del corpo mi ha divertito, il momento dell’uccisione è stato terribile».
<<La carne umana ha lo stesso sapore di quella di maiale, è solo leggermente più amara, ma più sostanziosa. E’ buona davvero!>>.

Dinnanzi alle telecamere ha spiegato di non provare alcun tipo di rimorso.
<<E’ una bella sensazione sapere che adesso lui è diventato parte di me>>.

Il cannibale ricorda di aver amato molto da bambino la favola di “Hansel e Gretel” che gli leggeva la madre trovando particolarmente “interessante quando Hansel deve essere mangiato”:

<<Voi non immaginate nemmeno quanti Hansel si aggirano su internet>>.

A suo dire, in Germania ci sarebbero oltre 10mila tra cannibali e potenziali vittime che cercano di mettersi in contatto tra loro via internet.

Dal suo punto di vista il cannibale di Rotenburg si considera “una persona servizievole, sempre disposto ad aiutare chiunque”, ma ammette tuttavia che gli altri lo possano vedere come “qualcosa di mostruoso”, poiché “solo in linea di principio sono una persona normale”.

Al cannibale di Rotenburg la polizia è giunta dopo una segnalazione di uno studente di Innsbruck che si era imbattutto in Internet in un annuncio per la ricerca di vittime. In una perquisizione nel dicembre 2002 nella sua residenza cadente di campagna trovava quattro buste da congelatore con carne umana e una buca con delle ossa e un teschio nel giardino. Secondo gli inquirenti, l’imputato ha mangiato almeno venti chili di carne umana.
Il 10 maggio 2006 il processo a Arwin Meiwes si è concluso con una condanna all’ergastolo da parte del tribunale di Francoforte. Al momento Meiwes è rinchiuso in carcere. Lavora nella biblioteca dell’istituto penitenziario e pare sia diventato vegetariano.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere