Michel Fourniret e Monique Olivier

La coppia che adescava le ragazzine

Secondo i più esperti psicologi e sociologi un pluriomicida uccide, con una certa regolarità nel tempo e con un modus operandi caratteristico, guidato di natura compulsiva. Questa compulsione, che nella maggior parte dei casi viene sfogata su persone totalmente estranee, è in genere legata a traumi della sfera emotivo-sessuale.
Più rari sono i casi di coppie assassine seriali, che hanno in comune un risentimento verso una particolare categoria di persone o verso alcuni atteggiamenti. In Francia tra i peggiori assassini della storia del paese ci sono Michel Fourniret e Monique Olivier, una coppia che si concentrò su ragazzine minorenni tra il 1967 e il 2003.
Michel Fourniret nacque a Sedan il 4 aprile del 1942, mentre Monique Olivier il 31 ottobre 1948 ( non è chiaro dove).
Si sa davvero poco della loro infanzia, e quel poco trapela dalla vita di Founiret. La sua famiglia era classe operaia, ma non avevano grossi problemi di spesa o debiti. Tutta la sua infanzia l’ha trascorsa a Sedan e non risultano trami psicologici particolarmente gravi.
Gli psichiatri recentemente hanno però messo in dubbio la madre, una contadina descritta dal forte temperamento, che puniva il piccolo Michel in maniera molto severa e che, a quanto pare, godeva nell’uccidere i piccoli animali che a volte si introducevano in casa. Ci sono poi voci ( non confermate di un suo adulterio con un ufficiale nazista) nel periodo in cui i tedeschi occuparono le Ardenne e alcuni esagerano affermando un incesto con al madre quando lui aveva solo 5 anni.
Michel aveva una sorella, Huguette, ora deceduta, e un fratello, Andrea, entrambi più grandi di lui. Sarebbe stato molto segnato dalla dispoticità della sorella e in gioventù da alcuni suoi comportamenti “troppo provocanti”. Fourniret è descritto dai suoi ex compagni di classe come ingannevole, ladruncolo e molto sfacciato, il che gli valse di essere picchiato dai suoi compagni diverse volte.
Fino ai suoi 25 anni, ripeto, non si hanno notizie eclatanti della vita di Michel Fourniret, ma si sospetta abbia commesso qualche piccolo crimine senza essere mai coperto.
Nel 1967 Michel Fourniret macchiò ufficialmente la sua fedina penale, quando venne arrestato per l’aggressione contro una ragazzina nella regione delle Ardenne, tra Belgio e Francia. La giovane e la cavò con un braccio rotto e diverse ferite alla testa e al petto: per Fourniret il giudice decise 8 mesi di carcere.
Passarono diversi anni prima del suo secondo arresto ( ciò lascia immaginare altre aggressioni in quel periodo mai dimostrate). Era il 1974, Fourniret aveva 32 anni, quando venne arrestato per aver molestato un’altra giovane. Anche questa volta la pena fu breve: 6 mesi di reclusione.
Due anni dopo una terza aggressione, questa volta ai danno di una dodicenne, e ciò gli valse un altro anno in galera. In quel periodo ( siamo nel 1977) in carcere iniziarono ad arrivargli lettere di un’ammiratrice, Monique Olivier, con la quale intraprese una corrispondenza piuttosto frequente.
Monique era separata e madre di due figli e iniziò a frequentare Michel sin dal giorno in cui venne scarcerato, addirittura andandolo ad aspettare all’uscita del carcere. I due si frequentarono assiduamente per 5 anni e le cose sembravano essersi normalizzate per Founiret, ma era solo una facciata.
Nel 1984 le indagini della polizia, anche grazie all’utilizzo della nuova tecnologia informatica, alcuni casi di aggressione a ragazze minorenni trovarono un elemento comune, Michel Fourniret. Fourniret venne condannato a cinque anni di prigione per violenza sessuale contro 12 ragazze tra il 1981 e il 1984.
E qui non è chiaro il motivo per cui la donna abbia continuato a frequentarlo e a provare ammirazione per lui: poche settimane dopo, infatti, ricominciò a contattarlo via lettera e ricominciò la loro relazione a distanza. Nell’ottobre del 1987, quando venne nuovamente scarcerato, andò addirittura a vivere con Monique Olivier.
L’11 dicembre 1987 ad Auxerre, nella Francia centrale, la coppia adescò e rapì Isabelle Laville, all’uscita di scuola l’11 dicembre 1987 ad Auxerre, nella Francia centrale. La 16enne fu violentata e uccisa da Michel, ma è stata provata la complicità di Monique. Sul luogo, dopo la confessione dei due nel 2007, vennero rinvenute le ossa e i vestiti.
Nel 1988 i due rubarono parte della refurtiva a una banda di rapinatori con l’aiuto della compagna di un detenuto amico di Fourniret. La donna, che avanzò la pretesa di avere la sua parte, venne poi uccisa da Michel. Con quel denaro la coppia comprò il castello di Sautou, nelle Ardenne ( eh sì, proprio un castello). L’8 luglio nel parcheggio di un supermercato in Chalons-en-Champagne, a est di Parigi, venne sequestrata Fabienne Leroy. Il suo corpo è stato sepolto vicino una base militare. La ragazzina aveva 14 anni e venne uccisa con un fucile da caccia al torace. Fourniret ha confessato il suo omicidio indicando Monique come sua complice.
A settembre nacque il loro figlio e all’inizio del 1989 i due si sposarono. Il 18 marzo di quell’anno Fourniret rapì una studentessa di diritto, Jeanne-Marie Desramault, fuori della stazione ferroviaria di Charleville-Mezieres. La portò al suo castello e dopo averla violentata per giorni, la uccise a colpi di ascia. Monique si occupò dell’occultamento del cadavere.
I due assassini allora spostarono la ricerca delle loro “prede” in Blegio per non attirare troppe attenzioni nella loro regione. Elisabeth Brichet, di soli 12 anni, vene rapita in prossimità della sua abitazione a Namur il 20 dicembre 1989. I suoi resti sono stati rinvenuti nel luglio 2004 nel castello degli orrori. Fourniret ha confessato l’omicidio ma ha negato la violenza, mentre Monique venne accusata di complicità nell’adescamento della vittima.
Il 21 novembre 1990 fu il turno di Natacha Danais, di 15 anni. Assalita, rapinata e pugnalata a morte vicino a Nantes, Fourniret celse di seppellirla in spiaggia. Tre giorni dopo il suo corpo venne rinvenuto dopo una forte mareggiata. Fourniret nella confessione rivelò un dettaglio agghiacciante: quella volta fu Monique ad abusare della ragazzina, che trovava incredibilmente bella; la violenza però fu interrotta da un gruppo di ragazzi che in quel momento scesero in spiaggia per fare delle foto e forse per quel motivo la coppia non riuscì ad occultare il cadavere in maniera efficace.
Nel 1991 Michel Fourniret venne arrestato condannato per tre volte con l’accusa di violenza e furto, ma anche in quei casi la reclusione fu breve, addirittura di qualche giorno la seconda volta.
Da allora fino al 2000 delle loro perverse azioni non si ha notizia, ma gli inquirenti temono che la coppia sia stata implicata in altri 15 omicidi avvenuti in Francia con le stesse modalità. In ogni caso non è stata trovata alcuna prova a loro discapito.
Dalla lunga confessione di Fourniret si giunge quindi al 16 maggio 2000, quando Celine Saison sparì improvvisamente da Charleville-Mezieres dopo gli esami di maturità. Due mesi più tardi il suo corpo venne ritrovato in un bosco al di la della frontiera, in Belgio. Fourniret confessò il rapimento, la violenza carnale e l’assassinio, non imputando nulla alla sua compagna.
Il 5 maggio 2001 dalla cittadina di Sedan sparì Manaya Thumphong. I suoi resti furono ritrovati l’anno seguente nella foresta di Nollevaux in Belgio. Fourniret ha ammesso il rapimento e il conseguente assassinio, ma ha sempre negato con forza la violenza carnale.
All’inizio del 2002 avvenne un omicidio che, sebbene non dimostrato, l’accusa tentò più volte di imputate ai due serial killer. Joanna Parrish, di 20 anni, venne trovata al confine tra Francia e Belgio completamente nuda e martoriata da un colpo di fucile. Subì la violenza carnale e un omicidio nella maniera brutale usata solitamente dalla coppia, ma il serial killer e sua moglie si sono sempre dichiarati estranei al fatto.
Bisogna attendere il 2003 affinchè Michel Fourniret venga arrestato in Belgio per i suoi crimini. Ad incastrarlo fu la testimonianza di una tredicenne riuscita a sfuggirgli dopo il suo tentativo di violentarla in un bosco.
Inizialmente Monique Olivier venne considerata estranea ai fatti e addirittura nel 2004 in Belgio accusò il marito di aver ucciso sette ragazzine e Hamiche, la compagna del suo compagno di cella. Poco dopo lo stesso Fourniret, in carcere a Dinant, confessò gli otto omicidi. A luglio, in base alle indicazioni del killer, vennero trovati i corpi di due vittime nel parco del loro castello di Sautou.
Monique Olivier infierì sul suo compagno e in un secondo interrogatorio, questa volta in Francia, accusò il marito di altri due omicidi, quelli di Joanna Parrish e Marie-Angèle Domèce, sempre però negati da Fourniret.
Nel 2006 il killer venne estradato in Francia e lo stesso provvedimento toccò per la moglie. Nel 2007 la coppia Fourniret/Olivier venne convocata davanti alla Corte d’Assise delle Ardenne, lui per gli omicidi di sette ragazze, lei per un omicidio e complicità in altri tre casi.
Nell’appello finale alla giuria Fourniret ha chiesto clemenza per sua moglie, che ha definito una poverina, incapace di fare del male, mentre ha indicato se stesso come una persona cattiva e priva di ogni sentimento umano.
Il processo si concluse il 28 maggio del 2008 con due ergastoli per Michel Fourniret. Monique Olivier, moglie e complice di Fourniret è stata anche lei condannata all’ergastolo, una pena accompagnata da un periodo di sicurezza di 28 anni. La donna non può cioè avere, prima di 28 anni, sospensioni della pena, ne permessi di uscita, libertà condizionali o semi libertà.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere