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Miranda Barbour, la mano di Satana

«Ho ucciso decine di persone. Meno di 100, ma ci ero vicina. Arrivata a 22 non li ho più contati…»
Potrei finire l’articolo qui, perchè queste sono state le parole di Miranda Barbour nella sua confessione e in esse c’è il sunto di tutta la sua storia. Ma mancano alcuni dettagli, come il motivo, ovvero il volere di Satana!
Soprannominati i “killer di Craigslist”, Miranda Barbour, 19 anni e il marito Elytte, 22, l’hanno fatta franca: il 20 agosto 2014 hanno confessato l’omicidio di Troy LaFerrara, 42 anni, evitando incredibilmente di essere condannati alla pena di morte. Incredibilmente dico, perchè la ragazza ne confessati altri, molti altri.
Davanti agli inquirenti esterrefatti Miranda ha raccontato di aver cominciato ad uccidere dall’età di soli 12 anni, quando fuggì di casa e abbracciò il satanismo. Iniziò la sua “carriera” di serial killer in Alaska, lo stato di origine della sua famiglia. Miranda ha dichiarato di aver subito abusi sessuali all’età di 4 anni da parte di uno zio, circostanza confermata dalla madre della ragazza: per questi abusi l’uomo ha scontato 14 anni di carcere.
Lei stessa racconta di aver fatto anche la prostituta durante la permanenza nella setta satanica e, dopo essere rimasta incinta, di essere stata costretta ad abortire.
A 12 anni compì il suo primo omicidio nell’ambito dell’iniziazione, aiutata dal leader di quella stessa setta: la bambina era stata designata per uccidere una persona che gli doveva dei soldi.
<<Mi ha detto che toccava a me sparargli. Io odio le pistole. Non le uso… Preferisco i coltelli ben affilati. Non riuscivo a farlo, quindi lui ha preso le mie mani nelle sue e abbiamo premuto insieme il grilletto. E da allora ho continuato ad uccidere>>.
Nella confessione della lunga lista dei suoi omicidi la ragazza ha sempre mantenuto il sangue freddo e una calma irreale, spiegando per filo e per segno come spesso squartasse e facesse a pezzi le sue vittime per poi seppellirli in luoghi isolati, spesso boschi ai margini delle città.
«Non ho mai ucciso a caso, ma ho sempre ucciso persone cattive. Quando scoprivo che erano cattive per me non c’era più ragione che stessero ancora qui tra noi».
La ragazza nella confessione ha spiegato che la maggior parte dei delitti è avvenuta in Alaska e il suo modus operandi era quello di attirare in trappola uomini e donne di bassa moralità con l’esca del sesso facile. Ha affermato di avere un coltello preferito col quale ha commesso quasi tutti i delitti.
Lei stessa si è soprannominata “Super Miranda” e nella sua confessione ha detto di aver ucciso in Alaska, Texas, North Carolina e California. Ha basato i suoi omicidi sul plot della serie televisiva “Dexter”, uccidendo solo persone malvagie o che <<Satana mi ha chiesto di eliminare>>. La donna ha detto che era disposta a mostrare all’FBI dove aveva nascosto i corpi, o meglio, come ha sottolineato, le parti del corpo rimanenti.
Ultima vittima in ordine temporale è stato il malcapitato Troy LaFerrara, conosciuto sul Craigslist, un sito di compravendite online e annunci di vario genere. La ragazza ha attratto l’uomo con la proposta di “compagnia femminile”. L’appuntamento venne fissato per l’ 11 novembre 2013 in un centro commerciale.
«Ricordo tutto di quel che è successo. È come guardare un film… Mi sono offerta di fare sesso con lui per 100 dollari… Gli ho raccontato una bugia, dicendogli che avevo 16 anni, e lui ha detto che era ok.. Risposta sbagliata!».
L’uomo è stato strangolato e accoltellato 20 volte prima di essere abbandonato in un vicolo di Sunbury, dove è stato scoperto da un residente la mattina successiva. Secondo gli investigatori, dopo aver scaricato il cadavere, i due sarebbero andati a festeggiare in uno strip club il compleanno di Elytte e la terza settimana di nozze.
Gli investigatori ci hanno messo poco a risalire alla ragazza e al suo compagno perchè l’ultima chiamata sul telefono della vittima era diretta al cellulare di Miranda. Arrestata nel febbraio 2014, inizialmente ha raccontato alla polizia di aver ucciso LaFerrara per legittima difesa dopo che l’uomo aveva iniziato a toccarla, ma è stato il marito a incastrarla raccontando una storia diversa: volevano uccidere uno sconosciuto e lo volevano fare insieme, solo per divertimento.
In cambio della confessione per omicidio, aggressione aggravata, rapina e possesso dell’arma del delitto, la coppia è sfuggita alla pena di morte. L’epilogo di questa storia di sangue e di delitti efferati (sui quali l’FBI sta ancora indagando) si è avuto il 18 settembre 2014, quando la sentenza del tribunale ha dichiarato i due assassini colpevoli per la morte di Troy La Ferrara e li ha condannati all’ergastolo.
Dal carcere di Sunbury la giovane chiede di rimanere in prigione e di non uscirne mai più perché: <<Se ciò accadesse ricomincerei ad uccidere!>>

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere