Inventato il cemento vivente che si ripara da solo e rende gli edifici più resistenti ai terremoti

In questi mesi purtroppo, abbiamo avuto troppo a che fare con il problema terremoto. Si tratta di un evento catastrofico ed impossibile da prevedere, l’uomo in questi casi non può far altro che subire la sua forza distruttrice.

L’unica cosa che possiamo fare contro i terremoti è la prevenzione.

In Italia molti edifici sono vecchi, altri sono stati costruiti lì, dove non ci dovrebbero stare. Tutto questo può portare ad un cedimento strutturale che in condizioni normali non si nota molto, ma in caso di un evento sismico può creare danni incredibili.

Pochi mesi fa è stato presentato il cemento vivente, si tratta di una delle più importanti innovazioni, che potrebbero dare un grande contributo nella prevenzione dei danni di terremoti e in presenza di cedimenti strutturali.

Il cemento vivente, è in grado di ripararsi da solo grazie alla sua composizione, che si basa sull’azione dei batteri.

I ricercatori hanno modificato geneticamente i batteri Escherichia coli, che solitamente si trovano nell’intestino umano ed aiutano la digestione. Grazie a questa modifica genetica i batteri riescono a percepire i cambiamenti di pressione, tipici dei cedimenti strutturali, iniziando cosi a produrre sostanze organiche molto simili al calcestruzzo.

I batteri quindi percependo una variazione di pressione, iniziano a magiare ciò che trovano nel terreno, riuscendo a produrre scarti che aiutano a riempiere le crepe causate dai cedimenti strutturali, fino a quando la pressione non viene riequilibrata.

In questo modo la casa resta molto più sicura, tagliando anche i costi di manutenzione per riparare le fondamenta.

L’idea del cemento vivente è molto interessante, ma trattandosi di organismi viventi è molto complessa ed ha bisogno di ulteriori studi e miglioramenti. Può succedere infatti che tutti i batteri muoiano e quindi bisogna studiare un modo per reimmetterli nuovamente nelle fondamenta. Si tratta comunque di un progetto innovativo che se andasse in porto, ci permetterebbe di avere edifici più stabili e sicuri.