Il Rio Tinto, un fiume mortale dai molti colori

Il Tinto è un fiume del sud-ovest della Spagna, che ha origine nelle montagne della Sierra Morena in Andalusia.

Segue generalmente un corso sud/sud-ovest, raggiungendo il Golfo di Cadice presso la città di Huelva. Il Tinto si distingue per presentare un’elevata acidità delle sue acque (pH 2.2), ed una profonda tonalità rossastra, causata dal ferrodisciolto. L’acidità porta a gravi problemi ambientali a causa delle concentrazioni di metalli pesanti nel fiume.
Nella parte sud-occidentale della Spagna, in Andalusia, dalle cime della Sierra Morena sorge l’unico fiume Rio Tinto, le cui acque sono colorate di rosso. Oggi il Rio Tinto è un corrente marrone, che porta la morte a tutti gli esseri viventi.
Diverse centinaia di anni fa sulle rive del fiume si ricercavano all’aperto i filoni d’oro, argento, rame, ecc. A causa di quei lavori sono state scavate diverse cave di forme strane e il Rio Tinto ha assorbito acidi e metalli tossici.
Già i cartaginesi iniziarono l’estrazione dei metalli sulle rive del Rio Tinto che provocarono l’inquinamento delle acque.
Nel fiume non vivono pesci, è vietato di fare il bagno. La riduzione della coltivazione iniziò solo nel 1930.
Il colore insolito è dovuto all’elevato contenuto di acido che attira sulle rive del Rio Tinto numerosi turisti. Recentemente nel Rio Tinto sono stati scoperti microrganismi che mangiano minerali e ferro.