La salita di Roccabruna

Di casi come quello di cui sto per parlarvi ce ne sono molti, anche in Italia. Qui vi riporto la spiegazione del CICAP, che andò a verificare la situazione e fare le proprie misurazioni; d’altra parte è anche giusto che vi riporti il pensiero delle persone che hanno vissuto il fenomeno e di quelle che lo vivono ogni giorno.
Poco distante da Dronero (in provincia di Cuneo), c’è un paesino chiamato Roccabruna, così chiamato perché arroccato su versanti diversi della montagna. La strada che passa per Roccabruna è parecchio frequentata e da qualche anno richiede spesso l’intervento dei carabinieri o dei vigili urbani per far sgomberare le automobili dei curiosi che si fermano per osservare il fenomeno della “salita in discesa”.
Il punto in cui sembra esserci la magia che confonde la vista dell’uomo si trova sulla strada principale all’altezza del bivio per la borgata Centro e la borgata S. Anna: se si imbocca la strada per per S. Anna iniziano le anomalie che attraggono così tanto i curiosi.
È mai possibile che lasciando un oggetto in discesa questo invece di scendere risalga? La scienza dice di no, eppure basta lasciare la macchina in folle per osservare stupefatti che l’auto risale lungo la corsia. E se proprio siete scettici e credete che dall’auto si abbia una visione distorta potere portarvi una palla (come fanno molti), o semplicemente versare a terra del’acqua: l’effetto è esattamente lo stesso e gli oggetti invece di scendere saliranno
Il fenomeno è davvero particolare e nonostante non vi sia alcuna certificazione del fenomeno il passaparola negli ultimi anni ha portato moltissimi curiosi sul posto che ogni giorno si fermano e a volte lasciano le auto in condizioni di pericolo pur di constatare con i propri occhi il fenomeno “antigravitazionale”.
Che spiegazione forniscono gli abitanti e i curiosi? Non una, sono molte le teorie a riguardo: campi gravitazionali anomali, distorsioni spazio­temporali, eventi sovrannaturali, influenze aliene o che sia un luogo in cui le leggi fisiche decadono; c’è perfino chi crede sia una tratto di strada percorso tempo fa dal diavolo in persona!
A risolvere il mistero è intervenuto il CICAP che ha inviato i propri esperti a verificare il fenomeno. In effetti il fenomeno avviene, ma è scientificamente dimostrabile come un’illusione ottica: il bivio è composto da due strade che convergono con pendenze diverse, ma entrambe in salita; poiché le due pendenze sono molto diverse l’occhio umano rimane disorientato e il nostro cervello interpreta l’immagina come una strada in salita e una in discesa.
In poche parole quella che appare a noi come salita è una salita, quella che vediamo come discesa è una salita! È un fenomeno curioso e bello da vedersi, ma niente di paranormale, almeno secondo i rilievi topografici effettuati dagli studiosi.
L’illusione in altre zone d’Italia viene anche data quando la discesa è preceduta o seguita da un tratto effettivamente in forte salita che costituisce per l’osservatore un riferimento ingannevole, oppure da una particolare conformazione geografica di contorno che trae in inganno, cioè bordi della strada mal definiti o coperti da erba non tagliata in maniera uniforme.
Ecco quindi che decade un mito, un’impressione talmente realistica che ancora in molti si ostinano ad imputare a forze sovrannaturali. Ma d’altra parte come dare torto ai nostri occhi quando ci mostrano una cosa tanto semplice e arriva qualcuno che vuole dimostrare che non è vera?

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere