WR104: una roulette russa per la terra

Una delle mode che recentemente sembra aver preso piede sul web è il catastrofismo: l’uomo sta giungendo alla fine della sua esistenza e gran parte della colpa è sua. È vero, noi umani stiamo danneggiando gravemente il nostro pianeta e di riflesso noi stessi, ma non è detto che sarà l’essere umano la causa della propria estinzione.

Per quanto ad alcuni possa sembrare strano, l’uomo ha una conoscenza molto limitata della Terra, figuriamoci dello sterminato universo. L’astronomia ci permette di studiare asteroidi, comete e altri oggetti celesti in avvicinamento e probabilmente se uno di loro minacciasse un giorno il nostro pianeta noi saremo pronti ad affrontare efficacemente il pericolo; probabilmente però non potremo fare nulla contro un lampo gamma.

Sui lampi gamma o GRB (gamma ray burst) non si ancora molto, ma quel che è certo è che sono potenzialmente gli “spazzini” della vita nell’universo: hanno origini da buchi neri o particolari tipi di supernova e sono fasci di radiazione talmente intensa che l’energia sprigionata in pochi secondi (a volte durano anche alcuni minuti) è superiore a quella che il Sole emetterà durante tutta la sua vita. Se la Terra si trovasse abbastanza vicina a un corpo celeste che emette un GRB la radiazione gamma sarebbe in grado di distruggere lo strato di ozono della nostra atmosfera e lascerebbe per un certo tempo il nostro pianeta senza uno scudo protettivo contro la radiazione ultravioletta; ciò in poche parole vorrebbe dire l’estinzione per quasi tutte le forme di vita.

Gli studiosi sono convinti che almeno una delle cinque grandi estinzioni di massa del passato sia stata dovuta ad un lampo gamma: circa 440 milioni di anni fa sulla Terra qualcosa spazzò via l’85% delle specie che abitavano il pianeta, dando origine alla seconda estinzione di massa più grande della storia; dall’analisi dei fossili pare proprio che sia stato un lampo di raggi gamma proveniente da qualche migliaia di anni luce da noi.

Bene, veniamo all’argomento dell’articolo: il concetto è che attorno a noi ci sono miliardi di stelle, alcune delle quali in posizione tale da lasciar pensare che la Terra sia sulla traiettoria di un futuro lampo gamma. Tra tutte questi oggetti celesti uno sembra preoccupare più di tutti gli altri: Wr-104.

Wr-104 fu scoperta nel 1998 ed è una stella molto calda (si pensa che sulla superficie ci siano tra 25.000 e 50.000 gradi) e con massa 20 volte quella del nostro Sole; si trova nella costellazione del Sagittario a circa 8.000 anni luce da noi e rischia di degenerare da un momento all’altro in una supernova. Anche se per l’enorme distanza non preoccuperebbero né un eventuale buco nero né l’esplosione in sé, c’è la possibilità che possa generare un devastante lampo gamma nella nostra direzione che sterilizzerebbe il nostro pianeta.

Grant Hill, astronomo presso l’Osservatorio Keck nelle Hawaii, ha dimostrato che la conformazione e la posizione di Wr-104 sono un effettivo pericolo perché la probabilità che nell’esplosione generi un lampo gamma è elevatissima; la buona notizia è che non è detto che il fascio si indirizzi esattamente in linea con la Terra e anche l’estinzione dipenderebbe dalla rotazione della Terra stessa.

La vita sulla Terra potrebbe dunque essere nuovamente resettata, anche se l’Apocalisse è ancora in discussione dalle varie correnti di pensiero. Molti ci vanno molto più cauti sulla questione, anche perché pare che la Terra non sia nuova ai raggi gamma: diversi scienziati dopo il ritrovamento di isotopi radioattivi nei cerchi di sviluppo degli alberi in Asia, sospettano che sul nostro pianeta giungano e siano giunti molti raggi gamma, ma che la distanza sia talmente elevata che l’impatto sull’atmosfera e sulle specie viventi sia solitamente trascurabile.

Se proprio vogliamo pendere per il catastrofismo, non ci resta che sperare che Wr-104, essendo al contrario molto vicina, faccia fuoco in un’altra direzione o che non faccia fuoco affatto!

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere