Chi sono gli alieni?

Con il nome di ‘alieni’, o extraterrestri, si tende ad identificare ogni oggetto e forma di vita che provenga dall’esterno rispetto al pianeta terra. Il termine ‘alieno’, che significa in realtà ‘straniero, estraneo’ è andato quindi a qualificare le forme di vita che provenivano dall’esterno rispetto alla biosfera terrestre. L’uomo non sa ancora molto dello spazio che circonda la terra e di che cosa si trovi al di fuori della galassia, per questo motivo il folclore viene accresciuto dal mistero. La scienza ha decretato che potrebbero esistere altri pianeti abitabili nell’Universo, e così la fantasia circa che cosa potrebbe abitarli ha preso il sopravvento.
Nella cultura, l’alieno è un essere di sembianze spesso umanoidi, dotato di intelligenza (in alcuni casi anche superiore rispetto a quella degli esseri umani), e che si rende protagonista di diversi presunti avvistamenti.
Alcuni che sostengono di aver avvistato degli Ufo o degli alieni ritengono che si tratti di creature malvagie, altri invece li descrivono come creature benevoli. La fantasia e la fantascienza circa la presenza di extraterrestri e le loro intenzioni è cresciuta moltissimo negli anni, ed ancora oggi continua ad animare la cultura popolare, grazie anche ai film ed ai libri, nonché alle opere artistiche.

Gli alieni nella storia 

Il problema dell’esistenza o meno di forme di vita aliena fuori dal pianeta terra non risale ai giorni nostri. Fin dal momento in cui l’uomo ha compreso che fa parte di un pianeta, e che ve ne sono anche altri – e quindi dall’invenzione del telescopio, nel XVII secolo – ci si è interrogati sull’esistenza o meno di altri pianeti e quindi di altre forme di vita. Ma ancora prima dell’invenzione del telescopio, filosofi come Anassagora ipotizzavano che sulla luna potesse vivere qualche essere.
Anche Lucrezio, nella sua opera più celebre – il De Rerum Natura – parlava della possibilità di ‘altri mondi’ con ‘tipi differenti di uomini e di animali’.
Basilio di Cesarera addirittura fu il primo ad ipotizzare che gli antichi Egizi avrebbero potuto essere discendenti non degli uomini ma di altre creature, forse i giganti: un modo per spiegare la misteriosa creazione delle Piramidi, un’opera enorme rispetto ai mezzi che si avevano al tempo.
La speculazione e la curiosità sull’esistenza di pianeti al di fuori della terra e di nuove forme di vita ebbe un decremento nel corso del Cristianesimo, stante la visione antropocentrica della religione del tempo, per cui l’uomo era il centro dell’universo e fulcro della creazione divina. Ma non per questo il dibattito si spense. Per esempio un vescovo di Parigi, nel 1277, di nome Tempier, non escluse che Dio avrebbe potuto creare anche altre forme di vita al di fuori dell’uomo.
Anche il dottore della Chiesa Tommaso d’Aquino citò la possibilità dell’esistenza di altri mondi, e Nicola Cusano, famoso teologo, ammetteva che Dio avrebbe potuto aver creato anche altri esseri dotati di ragione, come l’uomo.
Giordano Bruno, condannato a morte come eretico e frate, aveva anch’egli ipotizzato che potessero esistere altri mondi dotati di esseri razionali.
Ma è solamente dopo l’invenzione da parte di Galileo del telescopio che la scienza comincia ad interessarsi, e non solo la filosofia. Fu nel corso dell’Ottocento che il dibattito sulla possibilità di esistenza di altre forme di vita sanzienti nell’universo cominciò a diffondersi nell’ambiente intellettuale, filosofico, religioso. Un input allo studio delle forme di vita al di fuori della terra venne da Camille Flammarion, astronomo di origine francese che per primo propose che gli extraterrestri avrebbero potuto essere non umanoidi bensì forme di vita del tutto diverse da quelle incontrate sulla terra. Nel 1877 si credette, dopo la scoperta dei c.d. canali di Marte, che sul pianeta rosso vi fossero forme di vita. Nonostante poi questa tesi fosse stata smentita, l’idea rimase abbastanza popolare. Solamente attorno al 1940 nasce l’ufologia, una disciplina non scientifica che si occupa in maniera specifica di studiare il fenomeno delle c.d. comparse degli Ufo e della figura degli alieni.
Le missioni nello spazio, infine, hanno dato prova del fatto che nessun altro pianeta del sistema solare può essere adatto alla vita. Questo però non ferma la ricerca di eventuali forme di vita su pianeti al di fuori della nostra galassia.

Cosa dice la scienza

Dal punto di vista meramente scientifico, la vita su altri pianeti potrebbe anche essere possibile. Partiamo dal presupposto che la vita sulla terra si basa sull’ossigeno, azoto, carbonio ed idrogeno: questo significa che se venissero trovati i medesimi elementi anche su altri pianeti, la vita su di essi potrebbe essere tecnicamente possibile. Non si tratta quindi di un’ipotesi fantascientifica, partendo però dalla nota che per ‘alieno’ si potrebbe anche intendere una qualsiasi forma di vita anche semplicissima, quindi non sviluppata come quella umana.
Lo studio scientifico che si occupa di stabilire se, e in che modo la vita al di fuori della terra possa essere possibile si chiama xenobiologia.
Gli scienziati ritengono che non sia del tutto impossibile che agli estremi della galassia esistano effettivamente delle vere e proprie forme di vita, anche sviluppate.
Il progetto Search for Extraterrestrial Intelligente, noto anche con l’acronimo Seti, ha preso il via proprio per sviluppare la ricerca circa le possibili nuove forme di vita intelligente nell’universo. Secondo la scienza, alcuni pianeti che si trovano negli ammassi globulari (che sarebbero ammassi di stelle) potrebbero anche essere delle basi di una civiltà aliena.
Nei 150 ammassi globulari che si trovano nella via Lattea, secondo alcuni scienziati, potrebbero anche trovarsi pianeti simili alla Terra sui quali potrebbe essere stata possibile la vita. Quindi la scienza riguardo all’esistenza degli alieni si pone in una posizione possibilista: l’uomo conosce molto poco di ciò che lo circonda fuori dalla terra, e quindi non si può escludere l’esistenza di altre forme di vita. Carl Sagan, astrologo, ha sostenuto che potrebbero esserci circa un milione di civiltà tecnologiche nella nostra galassia. Non esistono prove della presenza, ma neppure dell’assenza di esseri viventi alieni, e quindi solamente l’avanzamento della ricerca potrà dirci qualcosa di più su quanto esiste fuori dalla terra.

Gli alieni nella letteratura e nell’arte

La figura dell’alieno, dell’estraneo ha affascinato moltissimo la cultura popolare di tutto il mondo. Se però l’idea dell’alieno è tipica di numerose culture e civiltà, non così per quanto riguarda la sua rappresentazione. La fantascienza tradizionale comunque continua a rappresentare gli alieni come dei sorta di umanoidi, di solito di altezza minima (molto raramente più grandi dell’uomo), dalla pelle grigiastra, in posizione eretta, dotati di occhi, naso, orecchie e bocca, con i cinque sensi, e quattro arti. In alcuni casi invece gli alieni vengono raffigurati come esseri estremamente mostruosi e raccapriccianti, crudeli nei confronti degli esseri umani. Insomma, la tradizione letteraria e cinematografica si è sbizzarrita con la figura dell’alieno, non avendo nessun paradigma di riferimento.
Se vogliamo fare una panoramica della presenza degli extraterrestri nella letteratura, non possiamo dimenticare le opere dell’antichità, a partire da Somnium, di Keplero, fino ad arrivare a Micromégas, di Voltaire.
Dopo che l’osservazione dei pianeti, grazie all’invenzione del telescopio, ha preso il via sempre più libri e racconti, sia filosofici che storici che horror (in primis quelli di Lovercraft) hanno avuto come tema quello dell’alieno.
Anche nel cinema l’idea dell’alieno si diffonde, in opere come Viaggio sulla Luna, di Méliès.
La cinematografia moderna è sicuramente la più ricca della rappresentazione di questi mostri, gli extraterrestri, nelle forme più diverse e con salsa più o meno fantascientifica. Il capostipite della rappresentazione degli alieni nel cinema è il già citato Viaggio sulla Luna, cortometraggio di 15 minuti risalente al 1902.
Il Mondo Perduto, tratto dal romanzo di Sir Arthur Conan Doyle, parla anch’esso del tema del diverso. Nel 1950, in piena guerra fredda, si assiste al divagare del tema delle invasioni aliene come nel romanzo ‘La guerra dei Mondi’, di George Pal, rifatto negli ultimi anni. Stessa cosa per ‘Destinazione Terra’ ed ‘Indipendence Day’. In questi film l’uomo viene mostrato come essere eroico che combatte contro la violenza degli alieni che vogliono invadere la terra. Fra i tanti film sugli alieni, una citazione merita la saga di Alien, di Ridley Scott, e di Predator.

Ufologia

Per ufologia intendiamo lo studio degli Ufo, come materia di interesse e non scientifica. L’Ufologia nasce nel 1947 come disciplina moderna: lo stesso anno nel quale venne ‘avvistato’ un Ufo, secondo il pilota Kenneth Arnold.
Da quel momento questa disciplina si occupa degli avvistamenti degli UFO dagli anni 40 in poi. Gli ufologi hanno il compito di raccogliere quanto più materiale possibile sulle osservazioni, di carattere storico; poi esistere anche il compito scientifico, che consiste nella rilevazione di eventuali aspetti psicologici, meteorologici, chimici, fotografici ecc. degli avvistamenti.
Purtroppo questa disciplina non ha molta credibilità, soprattutto perché al di là dello studio ed osservazione degli avvenimenti misteriosi viene spesso sfruttata per creare un alone di mistero anche su fatti perfettamente spiegabili dal punto di vista scientifico: e questo è il motivo per il quale l’ufologia viene riservata nelle c.d. pseudoscienze, cioè discipline che operano con strumenti simili a quelli scientifici ma che non si basano su considerazioni oggettive. Gli ufologi si occupano di spiegare e di cercare una logica alle c.d. apparizioni aliene.
Nel corso del progetto Blue Book, portato avanti dal 1970, sono stati analizzati migliaia e migliaia di avvistamenti, circa 13mila, dei quali solo 701 sono stati definiti come avvistamenti di oggetti non identificati.
Per quanto concerne le apparizioni degli UFO, molti studiosi ritengono si possano trattare semplicemente di luci, fenomeni come i fuochi fatui, luci telluriche e via dicendo.
Altre ipotesi invece vedono gli UFO come dei velivoli segreti e militari. Secondo i sostenitori della teoria del complotto, invece, i governi farebbero di tutto per tenere nascosta la realtà degli avvistamenti degli Ufo, per cercare di plagiare l’opinione pubblica.
I sostenitori della teoria psicologica invece ritengono che la visione degli Ufo altro non sia che un’allucinazione o una visione causata dall’inconscio.
Diversi progetti sono stati intrapresi per cercare di spiegare in maniera completa il perché degli avvistamenti delle luci, come il Progetto Grudge, nel 1949, oppure il Progetto Twinkle.

Gli avvistamenti degli UFO 

Gli avvistamenti di fenomeni particolari nel cielo e di luci non risale al 1900. Anzi, abbiamo testimonianza di presunti avvistamenti di Ufo da epoche ben più remote.
Le testimonianze del 343 a.C., riportate da Diodoro Siculo, narrano dell’avvenimento di ‘una torcia in cielo’ che avrebbe guidato le navi greche fino in Sicilia.
Anche Tito Livio, nel 214 a.C., descrisse un fenomeno particolare a Roma: ‘sorta di navi che hanno brillato nel cielo’. Lo stesso dicasi per quanto riportato da Plutarco nel 74 a.C. durante la battaglia fra Mitridate VI e Lucio Licinio Lucullo: si sarebbe visto il cielo ardere ‘in molti punti’. La fiamma venne registrata da entrambi gli eserciti.
Anche nel corso dell’Assedio a Gerusalemme, durante la guerra Giudaica, venne scritto che si videro ‘carri e truppe armate che correvano attraverso le nuvole’.
Le cronache di strani avvistamenti, di segni luminosi nel cielo proseguono anche nel corso del VI, VIII e IX secolo, documentate da scrittori e storici dell’epoca. Curioso che questi fenomeni, ‘fiamme nel cielo’, si assomigliassero sempre nonostante si registrassero in luoghi e secoli diversi.
Nel X secolo una ruota di fuoco attraversò il cielo sopra il Giappone e venne riportato nelle illustrazioni del tempo. Anche in Cina nel corso del XI secolo Shen Kuo, scrittore, riportò di aver visto un oggetto brillante sopra il lago, che sarebbe apparso da lì a dieci anni attirando molte persone.
Nel XII secolo vi fu un avvenimento descritto come molto particolare in Inghilterra: un oggetto volante si sarebbe schiantato vicino ad una città e l’occupante sarebbe stato ucciso dalla gente.
Un Ufo venne avvistato, secondo la cronaca, il 1 gennaio del 1254 in Francia, e nel 1290 nello Yorkshire, sopra ad un monastero. Quest’ultima vicenda, si scoprì poi, era stato un falso realizzato da due studenti.
Anche Cristoforo Colombo, nel 1492 mentre viaggiava verso le Americhe, disse di aver visto nel cielo un ‘ramo infuocato’ nonché strane manifestazioni nella volta celeste.
A Norimberga, nel 1561, avvenne un fatto molto famoso e spaventoso; il cielo s sarebbe riempito di ‘dischi e globi’ di diverso colore, che cominciarono ‘a combattere’. Cinque anni dopo a Basilea avvenne un fenomeno, chiamato fenomeno celeste di Basilea: la mattina del 7 agosto del 1566 i cittadini videro molti oggetti sferici apparire nel cielo e sembrare darsi battaglia. Così anche le cronache del XVII secolo e del XVIII secolo parlano di presunti rapimenti di alieni, di meteorite che si schiantano sulla terra e di oggetti luminosi nel cielo. Molti avvenimenti strani furono documentati, da apparizioni di bellissime donne che parlavano lingue sconosciute a oggetti scuri che danzavano nel cielo. Nel 1897 venne denunciata la caduta di un UFO ad Aurora, in Texas.
Nel XX secolo, sia in Nuova Zelanda che in Portogallo avvennero diverse apparizioni. Perfino Mussolini, secondo quanto narrato, il 13 giugno del 1933 avrebbe visto cadere un UFO e lo avrebbe raccolto.
Da quel momento in poi, quasi ogni anno vi fu un avvistamento: o Ufo nel cielo, o strane luci e strani incidenti: diverse centinaia solamente nel Novecento.
Tra i più famosi avvistamenti degli ultimi anni, possiamo ricordare quello a Toswell, cittadina negli USA, Nuovo Messico. L’UFO che si sarebbe schiantato sarebbe un pallone sonda. Nel 1961 i coniugi Barney e Betty Hill sostennero di essere stati rapiti dagli alieni. Nella foresta di Rendlesham in UK dei piloti di Air Force inglese, come confermano diversi testimoni, avrebbero avvicinato una navicella che poi sarebbe fuggita con un decollo verticale.