Il trattato di Greada

Oggi sentiamo molto parlare di “teoria del complotto” o “complottismo”, ma sono in pochi ad avere le idee chiare a riguardo. I complottisti credono che alcuni eventi politici, sociali o talvolta anche naturali, che i media e i capi di stato cercano di sminuire o spiegare in maniera superficiale, siano in realtà frutto di cospirazioni spesso ai danni del popolo.

Esistono molti tipi di complotti e quindi la branca del complottismo è molto vasta, ma in questo articolo vi parlo di un ramo della teoria che prende in esame i possibili contatti tra esseri umani e entità extraterrestri. Per quanto le credenze sulla presenza degli alieni sul nostro pianeta sembrino recenti, in realtà sono radicate nella storia e vanno indietro di secoli, se non di millenni (basta considerare i molti reperti archeologici che si crede contengano prova di contatti con razze extraterrestri); tuttavia nel secolo scorso queste credenze sono state alimentate da personaggi illustri che hanno fatto esplodere quella che oggi chiamiamo “ufologia”.
A noi questi nomi dicono poco, ma tutti gli ufologi del mondo conoscono Bill Cooper, John Lear e Philip Schneider: in realtà ce ne sono molti altri, ma questi tre sono indicati come le principali persone che hanno svelato e chiarito un incredibile accordo stipulato tra gli americani e la razza aliena conosciuta come “Grigi”. Tutto sembra essere iniziato nel febbraio del 1954 quando fu stipulato il Trattato di Greata.
Io in questo articolo semplifico e sintetizzo molto i concetti, anche perchè il Trattato di Greata ha generato un’ottica complottistica piuttosto articolata e che si basa su moltissimi documenti che si crede appartengano ai vertici militari e politici mondiali; qui di seguito cercherò di chiarire quello che probabilmente fu l’inizio dell’ “era ufologica” e su cosa si basano oggi le teorie complottistiche sugli alieni.
Secondo Bill Cooper e molti altri ex militari statunitensi nel febbraio del 1954, dopo aver orbitato per qualche tempo intorno all’equatore, una navicella di alieni Grigi è atterrata presso la base dell’Air Force di Muroc Airfield (oggi si chiama Edwards) e ha stabilito il primo contatto “moderno” tra umani e extraterrestri.
I famosi Grigi affermarono di essere originari di Zeta Reticuli, ma di avere diverse basi nei pressi e all’interno del nostro sistema solare; la loro presenza sulla Terra era giustificata come una missione di ricerca e sperimentazione per poter preservare la loro razza.
A questo punto, come vi ho detto, la cosa si complica, ma una delle teorie più accreditate vuole che durante quello e diversi incontri successivi i Grigi svelarono che i loro pianeti di origine erano stati investiti da un intenso lampo gamma (semplificando è un raggio cosmico proveniente da corpi celesti e potenzialmente distruttivo anche a milioni di anni luce di distanza) che aveva causato la morte di gran parte della loro civiltà e avrebbe compromesso la capacità riproduttiva di quelli rimasti. Per poter salvare la loro specie era necessario raccogliere risorse presenti sulla Terra e condurre degli esperimenti genetici su diverse specie (sia animali che esseri umani) per isolare e combinare i due genomi e creare una razza ibrida in grado di sopravvivere a loro stessi.
Ambasciatori alieni e umani si incontrarono per trovare un accordo e gli alieni promisero una contropartita che fu presentata direttamente al presidente Eisenhower. Quell’accordo prese appunto il nome di “Trattato di Greada” (oggi storpiato in Grenada).

Ma cosa comprendeva l’accordo?

– Agli alieni fu concesso di prelevare capi di bestiame, minerali, vegetali e anche di compiere esperimenti di impianto su alcuni esseri umani, a patto che agli esseri umani non fossero causati danni permanenti, che venisse loro cancellata la memoria e che i Grigi avessero fornito una lista di tutte le loro ricerche e tutti gli esperimenti all’ufficio governativo segreto denominato “Majestic Twelve” (MJ-12). Agli alieni veniva concessa la possibilità di operare in segreto nelle profondità della Terra e in alcune basi sui fondali oceanici dove avrebbero potuto allestire i loro avanzati impianti e stabilirsi fino al termine delle loro ricerche.

– Per contro i Grigi avrebbero fornito agli Stati Uniti una tecnologia avanzata che ne avrebbe aiutato lo sviluppo scientifico e militare e avrebbero collaborato con gli esseri umani istruendoli e dotandoli di dispositivi elettronici tali da permettere un più rapido progresso. Gli alieni promisero di cedere agli americani informazioni e strumenti innovativi nel campo dell’industria spaziale, del trasporto aereo, della ricerca marina e terrestre; avrebbero inoltre insegnato loro come fabbricare rivoluzionarie leghe metalliche e dispositivi antigravitazionali. Infine i Grigi si impegnavano a non stipulare nessun tipo di accordo simile con altri esseri umani, specialmente di altri stati del mondo.

Entrambe le fazioni concordarono sull’utilizzare alcune basi segrete militari americane per le ricerche e lo scambio di informazioni scientifiche tra i Grigi e il governo degli Stati Uniti.
Le basi aliene sarebbero state costruite sottoterra, non lontano da alcune riserve indiane dello Utah, New Mexico, Arizona e in Colorado e che in due di esse umani e Grigi avrebbero collaborato lavorando assieme per il progresso di entrambe le sperimentazioni. Una di questa, secondo i cospirazionisti, fu la base segreta nota come “Dreamland”, posizionata in Nevada nella zona conosciuta come S-4, a circa 10 km a sud dell’Area 51.
Pare che l’accordo fu infranto dai Grigi perchè il numero di rapimenti fu di parecchio superiore rispetto a quanto era stipulato nel trattato.
Philip Schneider raccontò in diverse conferenze di essere un ingegnere, un geologo ed un esperto di esplosivi e di aver lavorato per gli Stati Uniti nella costruzione di molte installazioni sotterranee. Parlò del “Black Budget”, ovvero del fatto che fu redatto un bilancio segreto che avrebbe addirittura raggiunto il 25% del prodotto interno lordo degli USA: tutti quei soldi servirono per costruire ben 129 basi sotterranee a partire dalla fine degli anni ’40 ufficialmente per ricerche militari, ma usate per le sperimentazioni sia umane che extraterrestri. Affermò che la maggior parte di loro raggiungeva una profondità di oltre 1 km e che erano collegate da reti di tunnel dotate da treni ad alta velocità.

Due piccole curiosità:

1- Schneider affermò che nel 1979 venne assunto dalla Morrison-Knudsen Inc. per dirigere i lavori di scavo di alcuni nuove gallerie nella struttura sotterranea di Dulce; proprio durante quei lavori un’esplosione anomala causò un’apertura che condusse ad un insediamento di un’altra razza aliena presente nelle profondità della terra (c’è chi dice fossero Grigi Alti e chi Rettiliani) e ne nacque un conflitto a fuoco che provocò la morte di oltre 70 militari e operatori. Forse anche a causa delle sue molte rivelazioni a riguardo, Schneider subì diversi attentati e morì misteriosamente soffocato nel 1996.

2- Molti ufologi sono dell’opinione che tra il 1933 e il 1934 anche la Germania nazista ebbe contatti con gli alieni: a contrattare con loro però sarebbe stata la razza dei Pleiadiani, che insegnarono ai nazisti un’avanzatissima tecnologia che permetteva i viaggi spazio-temporali e alcune tecniche per il controllo mentale. Al termine della seconda guerra mondiale, nel 1946, i servizi segreti americani avviarono il progetto “Paperclip” che aveva lo scopo di recuperare tutti i documenti e gli scienziati tedeschi che avevano lavorato a contatto con i Pleiaidiani e impedire ad altri paesi di entrarne i possesso. La dimostrazione di questa acquisizione da parte degli americani sarebbe anche il fatto che il capo del Progetto Saturn V del programma Apollo si chiamava Wernher Magnus Maximilian Von Braun.

FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere