U.F.O. o OVNI

U.F.O è un termine coniato negli anni ’50 dall’Aeronautica Militare statunitense derivante dall’inglese Unidentified Flying Object tradotto nell’italiano in OVNI, Oggetto Volante Non Identificato, quindi il significato della parola intende gli oggetti (non potendo stabilire cosa sia) volanti non classificabili nella tecnologia aeronautica conosciuta. Oggi il suo significato letterale è entrato nel linguaggio comune internazionale, il “Fenomeno UFO”, è inteso come l’insieme delle testimonianze di persone che riferiscono di aver visto in cielo delle luci o degli oggetti che non sono riusciti ad identificare con qualcosa di noto. La casistica ufologica è costituita da un’ampia tipologia di fenomeni che vanno dalle “luci notturne” agli “oggetti diurni”, che si caratterizzano come strani per l’aspetto (quali forma, dimensioni e colori) o per il comportamento (forti velocità, rapidi movimenti, manovre insolite).
Dal fenomeno U.F.O. è nata l’ufologia che ne studia il fenomeno, con lo scopo di scoprirne la causa che lo genera, e studia i rapporti degli avvistamenti, al fine di dare una spiegazione a quella percentuale di casi inesplicati. Sulla base delle analisi finora effettuate, risulta che il 90% dei casi raccolti è “identificabile”, cioè spiegabile come osservazioni di oggetti o fenomeni noti, sia naturali (stelle, pianeti, meteore), sia artificiali (aerei, palloni meteorologici, rientri di satelliti), non riconosciuti come tali dai testimoni a causa di particolari condizioni d’osservazione, oppure talvolta per la rarità o singolarità presentata da alcuni di questi fenomeni.

Rimane comunque una percentuale, esigua ma significativa, di casi non riconducibili a cause convenzionali, i quali richiedono ulteriori analisi approfondite.