5 Biancaneve

I veri finali horror dei cartoni Disney 5

Nella fiaba dei fratelli Grimm, la regina ordina a un cacciatore di riportare i polmoni e il fegato di Biancaneve come prova della morte della principessa.
Il cacciatore riporta le viscere di un maiale e la regina divora avidamente gli organi.

La Regina cerca di uccidere Biancaneve tre volte: prima le stringe il corsetto talmente stretto da farla svenire.
Poi le spazzola i capelli con un pettine avvelenato, che la induce a cadere in un sonno simile alla morte, i nani rimuovono il pettine e lei si risveglia.
Infine, la regina avvelena una mela che Biancaneve mangia e portandola in uno stato di morte apparente.
I nani ripongono il suo cadavere in una bara di vetro che un principe trova e decide di portarla a casa con lui.
Mentre la bara viene spostata, il pezzo di mela cade dalla gola di Biancaneve e lei si sveglia.
Al matrimonio, la Regina viene costretta ad indossare scarpe di ferro bollenti e fatta ballare fino a quando non muore.

Le idee prese in prestito dai Grimm per la loro storia vengono da un racconto chiamato “La schiavottella”, scritto da Giambattista Basile nel 1634.
In questa storia, su una bambina grava una maledizione che la porterà a morire nel suo settimo anno di vita.
Quando la ragazza compie sette anni, la madre le sta pettinando i capelli e il pettine si conficca nel cranio della ragazza, uccidendola apparentemente.
La madre la mette in sette bare di cristallo, poste l’una dentro l’altra, e la nasconde in una camera nel castello.
La madre alla fine muore di dolore, e affida la chiave della stanza al fratello, zio della bambina, dicendogli di non aprire la porta.
La moglie del fratello si impossessa della chiave, apre la porta e trova una bellissima giovane donna dentro le bare di vetro (la ragazza ha continuato a crescere mentre dormiva).

Pensando che il marito stia mantenendo la ragazza chiusa in camera per avere rapporti con lei, la trascina fuori per i capelli, rimuovendo il pettine e rompendo l’incantesimo.
La moglie le taglia la chioma fluente e la frusta a sangue con i suoi stessi capelli.
Fa poi della ragazza la sua schiava e la picchia ogni giorno, rendendo i suoi occhi neri e la sua bocca così sanguinolenta da far sembrare che fosse stata mangiata dai piccioni.
La ragazza decide di uccidersi, ma mentre affila la lama del coltello, racconta la sua storia a una bambola.
Suo zio ascolta e la trama si rivela. Caccia quindi la moglie, cura la nipote, e poi la dà in moglie ad un uomo ricco.

FONTE: http://www.diregiovani.it