8. “Consiglio a chiunque di pensare alla carne umana quando ha davanti a sé un piatto di pancetta, prosciutto o costolette”
Arthur S. afferma che i suoi istinti omicidi sono cominciati quando da soldato visitò il Vietnam: dopo aver seguito due donne nella giungla, le uccise a colpi d’ascia e poi le mangiò. Anche se le autorità non hanno mai avuto prove di questo episodio, l’uomo è stato colpevole negli Stati Uniti dell’omicidio di due bambini nel 1972 e dopo esser uscito di prigione di almeno 11 prostitute nel 1988. Secondo Arthur S. il sapore della carne umana assomiglia a quello di una bistecca di maiale e consiglia a chiunque di pensarci su quando sta per gustare un piatto a base di pancetta, prosciutto o costolette.

7. “La carne delle natiche si scioglieva in bocca come le porzioni di sashimi al tonno fresco”
Il giapponese Issei S. sparò alla sua vittima a sangue freddo nel suo appartamento a Parigi. Era l’estate del 1981. L’uomo passò i 2 giorni seguenti a cibarsi del corpo fino a quando non fu arrestato. Le natiche, che consumò crude, non avevano sapore né odore ma la carne si scioglieva in bocca come le porzioni di sashimi al tonno fresco. Poi passò ai fianchi che frisse in padella: abbastanza decenti ma insipidi prima di aggiungere sale e senape. I seni cotti al forno non furono di suo gradimento perché troppo grassi. La carne che preferì fu quella delle cosce che gli sembrò meravigliosa. Nel 1985 fu trasferito in Giappone dove fu lasciato a piede libero perché le autorità francesi si rifiutarono di spedire le prove per condannarlo. Scrisse un libro e divenne una celebrità ma quando rammenta il passato nelle interviste, racconta che si autoconvinse che la carne umana era deliziosa solo perché la mangiò per giorni.