#5 Stregoneria: sfidare il tempo e predire il futuro

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Stregoneria non vuol dire solo stringere un patto con il diavolo. Fin dalla notte dei tempi la magia ha espresso anche le figure mitiche di guaritori e indovini. Se le streghe rappresentavano l’incarnazione del male, esiste anche una fitta categoria di figure schierate dalla parte del bene, che grazie ai doni di chiaroveggenza, virtù taumaturgiche e poteri divinatori, poteva mettersi al servizio del benessere e della felicità. Indovini, chiaroveggenti, sibille, maghi, sacerdotesse e profeti, hanno infatti da sempre popolato a faccia della terra, fin da i tempi e dalle culture più remote.

Gli “aruspici” erano, nella religione etrusca, i sacerdoti che interpretavano il volere divino utilizzando ed analizzando il fegato dei morti. Rappresentanti di un’arte divinatoria giunta praticamente integra ai romani e da questi continuata per secoli, ci si rivolgeva a loro per interpretare i segni del cielo e i prodigi della natura. Insomma: tutto ciò che poteva essere una manifestazione del divino.

Le Sibille, invece, erano gli oracoli della cultura romana arcaica: esclusivamente di sesso femminile, isolate dal mondo, sembravano abitare in luoghi remoti sparsi fra l’Asia Minore, l’Africa e le coste occidentali del Mediterraneo. Alcuni pensavano che in realtà esistesse un’unica Sibilla, immortale, che si spostava in luoghi diversi: era la Sibilla Cumana, una delle figure più complesse e affascinanti dell’antichità. Veniva consultata solo in caso di estrema necessità e solo da un unico ordine di sacerdoti. La tradizione vuole che scrivesse i suoi responsi sulle foglie che poi il vento, penetrando nel suo antro, disperdeva.

Ma anche in epoche recenti il fascino degli indovini non viene a mancare: basti pensare a Michel de Notre dame, noto ai più con il nome latinizzato di Nostradamus, uno tra i più famosi veggenti della storia recente. La sua figura, che ancora fa discutere, è avvolta nel mistero. La sua leggenda inizia nella Provenza francese, nella città natale di St. Remy, dove c’è ancora la sua casa. Scienziato e medico, viaggiò moltissimo in tutta Europa e raccolse le sue predizioni nelle famose “centurie”, scritte con un linguaggio che, secondo alcuni, ancora deve essere correttamente decodificato.

Si dice che la notte Nostradamus guardasse in una ciotola d’acqua posata su in tripode d’ottone, finché l’ispirazione non si impossessava di lui. E i più accaniti sostenitori delle sue capacità divinatorie dichiarano che nelle sue profezie abbia previsto i fatti più importanti di questi ultimi 5 secoli: dalla parabola di Napoleone, allo scoppio delle guerre mondiali, all’omicidio del presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy.

FONTE: http://best5.it